Sapevamo già che Microsoft ormai ricava più dai videogiochi che da Windows, ma che il sistema operativo di Redmond generi più fatturato per Google che per Microsoft è una novità assoluta.
Windows è certamente tra i sistemi operativi più popolari e diffusi al mondo, circostanza che porterebbe a pensare che Microsoft generi enormi profitti grazie a questo prodotto eppure, durante un episodio del podcast BG2Pod, il CEO di Microsoft Satya Nadella, ha rilasciato una dichiarazione sorprendente.
A quanto pare, Windows fa generare più guadagni a Google di quanti ne porti invece nelle casse di Microsoft. Nadella ha affrontato anche il tema della competizione tra Microsoft e Google nel settore della ricerca online, ammettendo che, nonostante Microsoft abbia un vantaggio in termini di diffusione con Windows, Google continua a dominare incontrastata in ricerche e pubblicità.
Lo stesso discorso, secondo Nadella, vale per l’intelligenza artificiale. Poiché Windows è un sistema aperto, strumenti di AI concorrenti come Gemini, ChatGPT, Claude di Anthropic e altri hanno le stesse opportunità di essere scoperti e utilizzati dagli utenti Windows, nonostante Microsoft offra la propria soluzione di AI, Copilot.
Tentativi di accordo con Apple
Microsoft ha cercato in passato di stipulare un accordo con Apple per rendere Bing il motore di ricerca predefinito sui dispositivi della Mela. Nadella ha definito questa possibilità come una “opportunità rivoluzionaria” e ha dichiarato che Microsoft era disposta a spendere fino a 15 miliardi di dollari all’anno per raggiungere un’intesa simile.
Durante l’udienza antitrust contro Google, Nadella ha accusato il rivale di comportamenti scorretti nei confronti di Bing, citando l’accordo esclusivo con Apple come un ostacolo significativo alla crescita del motore di ricerca di Microsoft.
Secondo alcune fonti, per come riportato in passato, Google pagherebbe ad Apple somme enormi per essere il motore di ricerca predefinito su Safari. Nel 2021, questa cifra avrebbe raggiunto 26 miliardi di dollari, consolidando la posizione dominante di Google sui dispositivi Apple.
Con la crescita smisurata dell’intelligenza artificiale generativa, il panorama della ricerca online potrebbe subire una trasformazione significativa. Nadella ha commentato con entusiasmo l’accordo tra Apple e OpenAI, che ha introdotto ChatGPT nell’ecosistema della Mela:
Ho cercato di ottenere un accordo di ricerca con Apple per 10 anni, e quando Tim [Cook] ha finalmente firmato un’intesa con Sam [Altman], sono stato la persona più felice.
È meglio che ChatGPT ottenga quell’accordo rispetto a chiunque altro, dato che abbiamo sia una relazione commerciale che un rapporto di investitore con OpenAI
Google dovrà, dunque, guardarsi bene dall’arrivo di soluzioni AI che potrebbero mettere a rischio il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Oltre alle accuse di monopolio nel settore della ricerca, Google sta affrontando la crescente concorrenza di motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale, come SearchGPT di OpenAI, ChatGPT Search e altre piattaforme basate su AI.
Secondo un ex ingegnere di Google, queste nuove tecnologie potrebbero rappresentare una seria minaccia alla leadership dell’azienda nel panorama della ricerca. Per tutte le notizie su Finanza e Mercato rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.