La fine del fenomeno dei netbook sta frenando il mercato di Windows e intacca le entrate di Microsoft. L’impatto generato dal crollo delle vendite dei netbook ha avuto, secondo Microsoft, conseguenze serie per tutte le aziende del business del PC.
Giovedì Microsoft, durante la presentazioni del dato dell’ultimo trimestre 2011 (tutto sommato positivi) ha comunicato che la divisione Windows e Windows live ha registrato un fatturato di 4,74 miliardi dollari, con un calo del 6% rispetto al periodo precedente. Microsoft ha venduto oltre 525 milioni di licenze Windows 7. Una delle cause, secondo il sito specializzato All ThingsD, potrebbe essere il crollo del mercato dei netbook, che un anno fa rappresentavano l’8 per cento del mercato dei computer, mentre oggi sono solo il 2 per cento.
Per Microsoft – che ha presentato, secondo il Ceo Steve Ballmer, «solidi risultati finanziari» – nei dati del bilancio 2011 si possono vedere i segni del calo delle vendite dei netbook: la divisione dell’azienda che include il motore ricerca Bing è cresciuta rispetto allo scorso anno, e lo stesso vale per la divisione business che include Office (entrate maggiori del 3 per cento rispetto al 2010), mentre la divisione che comprende il software per Windows ha subito una perdita del 6 per cento.
Un salto indietro di sei punti che non lascia indifferenti le aziende dei personal computer, e che trova tra come principale responsabile il mercato dei dispositivi mobili a tutto tondo, come gli smartphone, ma soprattutto tablet: segmento, quest’ultimo dove la parte da padrone la fa iPad, sempre più forte non solo nel marcato consumer, ma anche nel business.