I PC Windows di fascia alta iniziano a impensierire Apple. O meglio, dovrebbero iniziare a impensierire i Mac. Stando al CFO di Microsoft, Amy Hood, il business della società, per ciò che concerne la gamma dei prodotti premium, è cresciuto del 5% nell’ultimo trimestre, sia tra i clienti “pro”, che tra i consumer.
L’ultimo trimestre fiscale, dunque, ha sorriso al colosso di Redmond, che ha così capovolto il periodo di contrazione complessiva nel settore dei PC. A crescere, però, è il reparto premium, con ciò intendendo i prodotti di fascia alta, con un prezzo di listino a partire da 900 dollari. Tradotto in altri termini, quella serie di dispositivi Windows che può realmente competere, per design e hardware, con i prodotti Apple, iMac e Macbook. Già con il lancio di Surface Book Microsoft aveva cercato di “svegliare” i produttori, per far loro capire come potesse essere ancora possibile trovare spazio in questa fascia di prezzo, andando contro il predominio di Cupertino.
Con il crescere, seppur lento, dei visori per la realtà virtuale, aumenta anche la domanda di PC ad alte prestazioni, e in questo senso a trarre benefici sono soprattutto produttori come Dell, Asus, Lenovo e HP. Dal canto suo, Microsoft ha di recente lanciato il guanto di sfida all’iMac, con la presentazione del Surface Studio, un mix tra un gigantesco tablet e un computer desktop.
Infine le recenti dichiarazioni Microsoft sembrano confermare che il recente successo dei PC Windows deriverebbe anche da uno scarso entusiasmo del pubblico verso gli ultimi MacBook Pro, giudicati da Redmond “deludenti“. Sia alla presentazione dei risultati che a fine 2016, la multinazionale di Windows ha dichiarato che la richiesta di mercato per l’innovativo PC desktop Surface Studio ha superato le previsioni e che il numero degli utenti che passano da Mac a Windows sta aumentando.