Windows 7 sta rallentando la migrazione degli utenti PC al Mac? In un mercato in cui tutti hanno un computer e quindi la crescita nelle quote di mercato si ha primariamente a scapito della concorrenza (mercato di sostituzione), la felice progressione di Apple degli ultimi mesi potrebbe essere compromessa dall’esito positivo del nuovo nato in casa Microsoft.
I dati che emergono dal trimestre fiscale di Microsoft, uniti all’analisi di quel che si vede sul mercato da parte di Gartner e IDC, fanno emergere nei commentatori l’idea che la velocità di crescita di Apple nel settore dei personal computer stia bruscamente rallentando. Il problema non sarebbe la qualità dei prodotti realizzati a Cupertino, bensì la capacità della concorrenza di fermare l’emorragia che dura ormai da quasi un decennio a vantaggio di Apple.
In particolare, negli USA per la prima volta si nota una crescita trimestrale del 35% nel numero di licenze consumer (quindi escluse le postazioni lavorative in azienda) rispetto alla crescita del 33% di quelle Mac nello stesso periodo. Il risultato è ovviamente più che positivo per tutti e due, ma l’inversione di tendenza per Windows è significativa anche perché la sua percentuale tocca una quota di mercato e una base di installato più di dieci volte più grande.
Vari sono i fattori che comunque possono aver portato a questa “ripartenza” di Microsoft: negli USA e in parte dell’Europa siamo di fronte all’uscita da una recessione e i consumatori riprendono a spendere anche in elettronica; Windows 7 ha fatto colpo su una fascia di utenti che recentemente avevano aggiornato a Vista e adesso, bombardati da virus e malware, devono passare a qualcosa di più sicuro; Apple sta facendo meno pressione sul mercato sia perché la pubblicità “I’m a Mac and I’m a Pc” è giunta alla fine del suo ciclo naturale sia perché è stata fortemente concentrata con il lancio di iPad e di iPhone OS 4.