Microsoft vuole forzare l’adozione del suo browser Edge su Windows 11, anche se questo significa mettere i bastoni tra le ruote della concorrenza. Il nuovo sistema operativo Windows 11 è infatti molto aggressivo nell’imporre Edge come browser di riferimento: la procedura che permette all’utente di impostare il browser predefinito è più complicata rispetto a prima, mentre alcuni link (es. le richieste fatte tramite Cortana o cliccando su un Widget) non possono essere bypassati.
Fino ad ora, gli utenti che non gradivano questo comportamento potevano sfruttare l’utility EdgeDeflector per reindirizzare le richieste al browser desiderato e aggirare il problema. Nell’ultimo aggiornamento beta del sistema operativo, Microsoft ha reso inutili applicazioni quali EdgeDeflector, obbligando all’uso di Edge, senza la possibilità di reindirizzare alcuni ink ad applicazioni di terze parti.
Lo sviluppatore di EdgeDeflector riferisce sul suo blog che non c’è modo di apportare modifiche al registro di Windows. Anche rimuovendo tutte le tracce di Edge, i collegamenti mostreranno sempre un messaggio di errore anziché lasciare la scelta all’utente.
EdgeDeflector è ora quindi un software inutile, spiega Daniel Aleksandersen riferendo che le uniche soluzioni possibili sono molto più complicate e basate su “cambiamenti distruttivi”. Lo sviluppatore ha pertanto annunciato che non aggiornerà più il suo programma fino a quando il problema non sarà risolto. Dal suo post sul blog si evidenzia la rabbia, al punto di incoraggiare gli utenti a denunciare Microsoft presso le autorità responsabili di antitrust e concorrenza oppure di passare a Linux.
Sul sito ghacks.net si riferisce un modo per reindirizzare i collegamenti a un browser diverso da Edge, ma è un sistema che richiede la costante esecuzione in background di una utility per reindirizzare le richieste. Interrogato sulla questione, un portavoce di Microsoft giustifica questa modifica a ZDnet con “una migliore esperienza utente”.
Tuttavia questa non è la prima volta che Microsoft si trova ad affrontare questioni del genere per abuso di posizione dominante in relazione al suo browser. Nel 2009, la Commissione Europea ha costretto Microsoft a distribuire Windows 7 visualizzando una schermata che consentiva all’utente di selezionare il browser desiderato. Nel 2013, l’azienda di Redmond ha dovuto pagare una multa di 561 milioni di dollari a causa di un malfunzionamento (a loro dire involontario) che non faceva comparire il ballot screen per la scelta del browser su milioni di PC.
Anche una soluzione che era stata scovata finora da Mozilla, è vanificata dalle ultime scelte di Microsoft. La funzione è attiva nel programma che si scarica direttamente dal sito di Mozilla, ma se Firefox viene scaricato da Microsoft Store, questa possibilità viene negata. Provando a impostare come browser di default Firefox scaricato dal Microsoft Store, Windows 11 apre il pannello delle impostazioni nel quale la scelta del browser di sistema non è alla portata di tutti dal momento che bisogna configurare file per file le singole scelte.
Microsoft ha ovviamente tutto l’interesse a spingere gli utenti all’uso di Edge, al fine di pubblicizzare i propri servizi (Bing, MSN News) e la propria piattaforma pubblicitaria.