Non è ancora dato sapere se si tratta di una scelta voluta da Microsoft o di un comportamento indesiderato, sta di fatto che da circa tre mesi a questa parte gli utenti Windows 11 segnalano la presenza di banner e popup talmente invasivi da somigliare a malware.
“Pensavo di avere beccato un malware sul computer con Windows 11 che uso principalmente”. Lo riferisce un redattore del sito statunitense The Verge evidenziando la comparsa di messaggi pop-up in Windows, avvisi che appaiono durante la navigazione con Chrome, invitando gli utenti a cambiare Google come motore di ricerca di default, impostando Microsoft Bing.
Questa tipologia di banner mai vista prima nel sistema operativo, rimane in sovraimpressione sul Desktop anche quando si chiude il browser o si cambia finestra e può essere rimossa solo accettando o declinando l’invito. Microsoft sembra non ritenere invasiva la visualizzazione di questi banner, mostrati a chi usa il browser Google Chrome anziché Edge di Microsoft.
The Verge riferisce che i banner in questione non appaiono nel notification center di Windows 11, e non sono neanche quelli che mostrano nuove funzionalità (integrate negli ultimi aggiornamenti), e si tratta di “entità” nascoste nella cartella c:\windows\temp\mubstemp, file firmati digitalmente da Microsoft e che dunque il sistema operativo ritiene attendibili.
“Siamo consapevoli di queste segnalazioni e abbiamo sospeso tali notifiche mentre indaghiamo e prendiamo opportuni provvedimenti per far fronte a un comportamento non voluto”, ha riferito Caitlin Roulston, responsabile comunicazioni di Microsoft, al sito The Verge.
Il redattore del sito statunitense che ha notato lo strano comportamento, non è il solo a pensare che si tratti di un meccanismo stile malware. Su Reddit vari utenti lamentano da almeno tre mesi lo stesso problema, chiedendosi del perché questi banner vengono loro mostrati.
È probabile che Microsoft si sia cautelata legalmente, con qualche indicazione specifica nelle licenze che nessuno legge e che si accettano tacitamente al primo setup del sistema; non è ad ogni modo la prima volta che un comportamento del genere si verifica ma quello che colpisce ora è lo stile invasivo, con avvisi che appaiono più grandi e più vistosi rispetto a un banner di notifica del centro operativo di Windows 11.
Nello “spot” di Microsoft – invasivo e non richiesto – l’utente è invitato a passare a Bing come motore di ricerca predefinito in Chrome, evidenziando presunti vantaggi offerti dal motore di ricerca Microsoft (punti Rewards, utilizzo della AI integrata, servizi Bing), il tutto anche senza avere mai aperto nella sessione corrente della navigazione il browser Edge né cercato o interagito con Bing o altri servizi Microsoft.
Di più su Windows 11 e 12
Ricordiamo che il prossimo importante aggiornamento di Windows 11 sarà rilasciato a settembre e includerà il supporto nativo ai file RAR e 7-Zip. Prossimamente dovrebbe offrire anche backup e ripristino dal cloud. Nel frattempo si parla già di Windows 12: se volete saperne di più, in questo articolo abbiamo raccolto tutto quello che si sa finora.