Windows 11 è l’ultimo sistema operativo di Microsoft ma non ancora il più usato tra i sistemi desktop.
Windows 10 lo scorso anno vantava un market share che arrivava quasi 70% e ora, anziché diminuire, gli ultimi dati rilevati a febbraio da Statcounter riferiscono di un ulteriore incremento.
Il market share di Windows 10 è passato dal 68,86% dello scorso al 73,31% dagli ultimi rilevamenti tra gennaio e febbraio, il dato più elevato di sempre da giugno 2022.
In ovvio declino l’inossidabile Windows 7 il cui market share non è più ai fasti di un tempo ma è passato dal 9,55% dello scorso anno all’attuale 5,33%. Da notare che Microsoft ha indicato il 10 gennaio 2023 come data limite per il supporto ufficiale di Windows 7 e del poco amato Windows 8.x.
Anche il market share di Windows 8.1 continua inesorabilmente a ridursi, e gli ultimi dati evidenziano un passaggio dal 2,28% all’1,14%.
Con Windows 7 e Windows 8 che hanno raggiunto il termine definitivo al supporto esteso ufficiale di Microsoft, non sorprende che molti stiano passando da Windows 7 a Windows 10, elemento che spiega il recente interesse e incremento in termine di quota di mercato per Windows 10.
Windows 10 gira ancora anche su sistemi vecchi (non supportati, invece da Windows 11) e sarà ufficialmente supportato fino al 14 ottobre 2025. Microsoft ha in ogni caso iniziato o gradualmente ad abbandonare Windows 10; ha interrotto la vendita ufficiale di licenze e comunicato che le versioni 21H2 e 20H2 non riceveranno più gli aggiornamenti mensili opzionali a partire dal mese di marzo, ma solo quelli di sicurezza.
A inizio febbraio il canale YouTube TPC Security Channel(TPCSC) ha puntato il dito contro Windows 11, sistema operativo paragonato “a uno spyware”, quando si tratta di servizi telemetria (in altre parole, raccolta dati per il monitoraggio del software).