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Windows 10 Pro for Workstations, la versione di fascia alta di Windows 10 Pro, offrirà nuove funzionalità per i “power user”. L’aggiornamento previsto per marzo o aprile, integrerà una funzionalità di power management con la quale sarà possibile verificare che le performance siano il meglio che il sistema permetta.
La modalità “Ultimate Performance” è pensata per “utenti avanzati che adottano workstation in scenari impegnativi e mission critical”, prevede meccanismi per macchine di fascia alta che tengono conto del file system proprietario ReFS (Resilient file system) e della compatibilità con la memoria persistente.
Dona Sarkar, a capo del programma Windows Insider, ha parlato del nuovo schema energetico sul blog dell’azienda dedicato a Windows, indicando dettagli su come il meccanismo permetterà di ricavare il massimo della potenza dal proprio sistema.
“Questa nuova policy è costruita sull’attuale policy High-Performance (Prestazioni Massime) e fa un nuovo passo eliminando le microlatenze associate alle tecniche di gestione energetica più dettagliate”. “Ultimate Performance Power plan è selezionabile dagli OEM sui nuovi sistemi o dall’utente; per farlo bisogna andare nel Pannello di Controllo, selezionare le Opzioni risparmio energia nella sezione “Hardware e Suoni” oppure eseguire Powercfg.cpl dal prompt dei comandi.
Microsoft spiega che “Giacché questo schema è volto a ridurre le microlatenze, potrebbe impattare direttamente sull’hardware e imporre un consumo energetico maggiore rispetto al profilo bilanciato di default”. È per questo che specifiche opzioni non sono previste nelle versioni di Windows 10 destinate ai portatili che normalmente devono assicurare maggiore autonomia.
Microsoft ha presentato Windows 10 Pro for Workstations lo scorso anno: è un sistema destinato principalmente a utenti avanzati e hardware in ambito server. Il sistema gira su configurazioni ad alte prestazioni che includono le CPU server Intel Xeon o AMD Opteron, fino a un massimo di 4 CPU e memoria fino a 6TB.