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IBM The All England Lawn Tennis Club (AELTC) hanno presentato alcune nuove tecnologie per il torneo di Wimbledon 2016. Fra le novità, l’app Apple TV per Wimbledon che consente di vivere il torneo da casa. Gli utenti potranno consultare i punteggi in tempo reale, assistere alla trasmissione da Wimbledon “Live @ Wimbledon”, ascoltare tre canali radio in diretta e navigare tra tutti i contenuti foto e video della manifestazione.
Le app Wimbledon per smartphone iOS e Android consentono di ottenere contenuti personalizzati. Ai visitatori di Wimbledon le app offrono un servizio di messaggistica personalizzata e l’opportunità di creare la propria Wimbledon Story, consentendo di immortalare e condividere online momenti del torneo.
Tra le novità di quest’anno il Cognitive Command Centre, soluzione che consente di estrapolare contenuti dai diversi canali dei social media per poi comprendere, ragionare e assimilare automaticamente gli argomenti di conversazione emergenti e più rilevanti relativi a Wimbledon o a altri eventi sportivi di primo piano, trasmettendo tali informazioni a un team editoriale digitale.
Nel corso del Torneo, IBM spiega che acquisisce una media di 3.2 milioni di data point da 19 campi per 13 giorni, con un target di precisione del 100% e un tempo di risposta della frazione di un secondo. Grazie alla collaborazione di analisti del tennisi, l’azienda è in grado di trasformare questi dati quasi in tempo reale fornendo informazioni ai commentatori e alla stampa, garantendo ai telespettatori di tutto il mondo aggiornamenti costanti sul Torneo. Le informazioni sulle partite acquisite sono utilizzate anche per aggiornare milioni di dispositivi digitali in tutto il mondo.
Con l’aumento di focalizzazione di Wimbledon per le proprie piattaforme digitali, cresce anche l’esigenza di una vigilanza più serrata sulla sicurezza informatica. Nel corso del Torneo, IBM rileverà e bloccherà migliaia di eventi informatici sospetti. Nel luglio 2015, durante il periodo di picco di Wimbledon, si è verificato un aumento del 500% degli attacchi informatici rispetto agli anni precedenti, mostrando tutto il potenziale evolutivo e la capacità della criminalità informatica nel tenersi al passo con le nuove forme di coinvolgimento digitale.