Wikimedia, la fondazione che sostiene e ospita Wikipedia, ha fatto sapere che intende rispondere a una richiesta ricorrente da parte degli utenti: la possibilità di visualizzare contenuti con una modalità scura (come quella che su macOS permette di donare un aspetto scuro al sistema), facendo risaltare i contenuti.
L’opzione non è ancora disponibile ma lo sarà in futuro; bisognerà procedere con attenzione tenendo conto dell’immensa quantità, complessità e ricchezza di contenti disponibili su Wikipedia e altri progetti wiki.
La Wikimedia Foundation riferisce di avere ricevuto numerose richieste per una modalità scura; una “dark mode” è disponibile nell’app mobile di Wikipedia ma non ancora per i browser desktop.
Un po’ di tempo addietro alcuni membri dello staff della Fondazione hanno creato uno script sperimentale che consente di attivare una dark mode; questo script è stato a quanto apre molto apprezzato da vari utenti e ora la fondazione riferisce di voler lavorare seriamente per offrire questa funzionalità come standard.
Tra i vantaggi della modalità scura, la possibilità di ridurre l’affaticamento degli occhi, soprattutto quando si lavora in un ambiente con poca luce (il contrasto tra la luminosità dello schermo e il resto dell’ambiente può essere fastidioso per alcune persone).
La possibilità di cambiare modalità da chiara a scura (e viceversa) è complicata da scelte progettuali fatte in passato che rendono il lavoro più complesso di quello che potrebbe sembrare; è necessario modificare e adattare template, tabelle, immagini e tanti altri elementi: non basta semplicemente invertire lo schema attuale.
Wikipedia riferisce che la modalità dark sarà offerta gradualmente agli utenti, cominciando da un numero limitato di utenti e contributori, e inizialmente solo per gli utenti loggati (registrati). Oltre alla parte visibile a tutti, la modalità scura sarà disponibile anche per l’interfaccia di amministrazione e relativi template e moduli maintainer.
Wikimedia sta, tra le altre cose, pensando anche a come sfruttare l’IA per rendere Wikipedia più affidabile, individuando, ad esempio, le fonti meno credibili tra quelle indicate e suggerendo alternative migliori.