I bambini buoni di tutto il mondo che a Natale hanno ricevuto una console “nuova” ringraziano: la prossima generazione è ufficialmente lontana almeno un paio di anni, quindi c’è vita per i doni che hanno trovato sotto l’albero. Una vita che potrebbe durare parecchio se, come sembra, si sta rompendo uno dei “fondamentali” del settore dell’intrattenimento videoludico, vale a dire il ciclo di 5 anni per i rinnovi.
Sarà il Natale 2011, ma più probabilmente il 2012 (profezie dei Maya permettendo…) a vedere l’arrivo di una nuova generazione di console. Magari non tutte insieme, magari non tutte dotate delle stesse caratteristiche. Però ci saranno. E potrebbero essere molto diverse da quanto non crediamo.
Microsoft ha infatti appena lasciato filtrare la notizia che ci sarà una profonda revisione del progetto Natal. Secondo voci bene informate, l’innovativa e rivoluzionaria interfaccia “visiva” che permetterà di usare tutto il corpo per mandare comandi alla console e poi al PC, tramite webcam, dovrebbe essere rivista completamente e migliorata. Nel 2010 avverrà questa opera, che porterà anche a un cambiamento di nome; verrà forse rilasciata una versione Natal intermedia, e poi vedremo cosa ci porterà sugli schermi la fabbrica del vaporware di Redmond.
Interessante però è la mancanza di particolari per la Xbox 720, nome ipotetico, la versione che dovrebbe dare il cambio all’attuale Xbox 360. La console di Redmond ha prestazioni inferiori sulla carta a quelle di PS3, ma nonostante questo nettamente superiori alla generazione precedente (PS2, Game Cube e ovviamente Xbox prima generazione, che avevano grafica da cartoni animati, non iper-realistica come adesso) ma comunque ben sfruttate in pratica tanto da renderla regina di questa fase di transizione “Hd ready” verso una piena, alta definizione.
Non si sa cosa potrebbe sostituire i chip PowerPC Tri-Core Xenon da 3,2 Ghz della console lanciata il 22 novembre 2005 e venduta in 34 milioni di esemplari alla fine dello scorso ottobre (oggi saranno evidentemente alcuni milioni in più, dopo le feste di Natale). Un’altra ipoteca che pesa sul futuro è come verrà metabolizzato il bisogno di contenuti 3D sia per i giochi stessi che tramite il media center che a quanto pare le console da gioco stanno cercando di fare sempre di più in mezzo al salotto, con foto, musica, video, film etc.
Un film simile per Sony: pare che a Tokyo si stia iniziando adesso a lavorare alle specifiche della Playstation 4. E il primo dubbio che viene fuori è se appoggiarsi alla base dell’attuale architettura Cell, che ha mostrato vari problemi in quanto a facilità di gestione da parte dei programmatori (non si riesce a sfruttarla per il massimo della potenza, sostengono gli sviluppatori indipendenti, anche per colpa dei tool forniti da Sony e dal consorzio capitanato da IBM che sviluppa l’architettura). Sarebbe possibile un inedito sistema basato su architettura Intel, addirittura l’erede degli attuali Larrabee di Santa Clara. Data di lancio: fine 2012 o più probabilmente 2013: l’attuale “creatura” di Sony, dopo vari ritardi e miliardi spesi nella progettazione lanciata lo scorso 11 novembre 2006, ha venduto sino a fine settembre circa 27 milioni di esemplari e parrebbe aver iniziato solo adesso a guadagnare trazione nel mercato, grazie anche alle esclusive come Final Fantasy XIII appena uscito in Giappone e alla flessione di Wii.
Proprio la Nintendo con la sua Wii dei miracoli, la console che ha salvato l’azienda delle carte Hanafuda da sicuro fallimento fin dal suo esordio il 19 novembre 2006 e che a fine settembre ha venduto circa 56 milioni di esemplari, azzerando il mercato, è avvolta nel mistero. L’attuale generazione è guidata da un antiquato processore “Broadway”, un PowerPC di IBM che è sostanzialmente la versione 2.0 di quello in dotazione al Game Cube (il PowerPC “Gekko” da 465 Mhz del 2001) con clock fermo a 729 Mhz e lavorazione a 90 anziché 180 nanometri con sistema silicon on insulator. Il successo di Wii è entrato in crisi con il collasso della finanza e dell’economia mondiale: a differenza delle altre console comprate solitamente da appassionati e giovani fedeli utenti, la Wii ha una base demografica più ampia e di “giocatori casuali” (da qui il motivo del suo straordinario successo) che però con la crisi hanno tagliato nettamente l’uso della Wii, smettendo di acquistare nuovi giochi.
Nessun segnale trapela da Kyoto, se non quello che la console del futuro, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe chiamarsi “Zii” ed essere pronta molto prima della concorrenza. Nintendo avrebbe deciso di abbandonare la strada dei “muscoli” a tutti i costi e cercare invece di sfruttare ancora di più le capacità di interagire in maniera innovativa con il sistema di giochi. à anche vero però che Nintendo dovrà sicuramente riguadagnare strada e proporre un sistema che sia compatibile con alta definizione, HDMI, probabilmente anche con gli standard Blu-ray (o perlomeno DVD) e cercare di dare una sua interpretazione al tema dei giochi e dei contenuti tridimensionali. I prossimi mondiali sudafricani verranno registrati e trasmessi in tre dimensioni da Sony, inevitabilmente qualcosa cambierà nei prossimi anni anche per la casa fondata nel 1889.
