La sharing economy conquista anche il mondo della fotografia con la nuova app Whoosnap, applicazione tutta italiana che potrebbe mandare su tutte le furie i fotografi professionisti. Con Whoosnap chiunque di voi può diventare un fotografo ed essere pagato per le fotografie che scatta.
Il funzionamento della app è molto semplice: non dovere fare altro che scaricare la app ed iscrivervi al servizio. Una volta iscritti basta consultare la mappa delle richieste e precipitarvi nel luogo più vicino per il quale è richiesta una fotografia.
La comunità di iscritti è infatti connessa alle rete di coloro che richiedono la realizzazione di un’immagine, commissionando così un servizio fotografico on-the-go che può riguardare qualunque esigenza, come la fotografia di una vetrina di un negozio concorrente o la cronaca fotografica di un evento più o meno lontano.
Accettata la commessa e raggiunto il luogo, non dovrete fare altro che inviare le fotografie; per le fotografie scelte vi sarà pagata una commissione, precedentemente scelta dal richiedente, mentre quelle non vendute resteranno a disposizione di altri eventuali interessati.
Se vi state chiedendo come funziona per i diritti sull’immagine, ecco cosa dice Whoosnap:
“Quando un Utente pubblica una foto in risposta ad una richiesta di altri utenti, cede ad Whoosnap il diritto esclusivo di utilizzo, di pubblicazione e di vendita di tale fotografia. Il diritto d’autore sulla medesima immagine pubblicata resta in capo al fotografo fino al momento della vendita della fotografia. Una volta venduta la fotografia il diritto d’autore viene ceduto ad Whoosnap. Chi acquista la foto, se non acquista anche i “diritti di esclusiva”, avrà una licenza non-esclusiva e non-trasferibile per utilizzare, riprodurre, modificare, pubblicare, mostrare i contenuti in base a i termini e le condizioni di questo contratto, non potrà però rivendere tale fotografia.”
La app si inserisce nel nuovo filone della sharing economy, di cui Uber è l’esempio più rappresentativo: un’economia di mercato che permette alle persone comuni di svolgere attività (il trasporto con conducente, ad esempio) precedentemente riservate a categorie ben definite (i tassisti).
Sappiamo bene cosa pensano i tassisti di Uber, divenuto ormai loro nemico pubblico numero uno; se Whoosnap dovesse prendere piede nel settore della fotografia, i fotografi professionisti – soprattutto coloro che lavorano per le testate editoriali, sempre meno propense ad avere sul libro paga fotografi specializzati e costosi – potrebbero doversi preparare al peggio, affrontando uno stuolo di Pinco Pallino qualunque, disposti ad essere pagati pochi euro per scattare le immagini più impensabili. Whoosnap si scarica gratuitamente da App Store seguendo questo link.