Whispp è una startup olandese che propone una tecnologia assistiva che consente di convertire in tempo reale il parlato di persone con patologie quali balbuzie, cancro alla gola, paralisi delle corde vocali e SLA, nella loro voce naturale.
La startup è stata premiata al CES 2024 di Las Vegas per l’innovazione, ha sede a Eindhoven e ha ottenuto 750.000 € di finanziamenti dal gestore di fondi LUMO Lab di Eindhoven (Paesi Bassi) per il lancio della tecnologia in questione e per la creazione di un’app (disponibile per iOS e Android) che consente di effettuare videochiamate.
Problemi che comportano la distorsione della voce quali le balbuzie e patologia quali tumori alla gola o la SLA colpiscono oltre 300 milioni di persone nel mondo; la tecnologia di Whispp sfrutta precedenti registrazioni della voce delle persone per consentire a queste di parlare in tempo reale e con voce chiara, con la modulazione e l’intonazione desiderata. Chi riesce ancora a parlare ma soffre di balbuzie può semplicemente registrare la sua voce attuale.
Il sistema in questione è presentato come in grado di eliminare la latenza di alcuni secondi che comportano altre tecnologie text-to-speech e possono creare barriere e pregiudicare la comunicazione.
“Il nostro grande e ardito sogno è di avere la tecnologia di assistenza vocale Whispp su tutti gli smartphone e laptop universalmente per creare un mondo più inclusivo”, riferisce Joris Castermans, fondatore e CEO di Whispp. Castermans, che da bambino ha sofferto di balbuzie, spiega che Whispp permette alle persone con patologie che portano alla progressiva perdita della parola o di altri disturbi al linguaggio, di poter essere ascoltate, di partecipare e contribuire al benessere sociale come qualsiasi altro.
Apple offre in iOS 17, iPadOS 17 e macOS Sonoma una funzionalità denominata “Voce personale” (ne abbiamo parlato qui) pensata per le persone con disabilità; grazie a questa funzione, le persone a rischio di afonia possono creare una voce che assomiglia alla loro seguendo una serie di indicazioni testuali per registrare 15 minuti di audio.
La tecnologia di Apple sfrutta reti neurali on-device per migliorare l’accessibilità vocale. “Voce in tempo reale”, un’altra funzione di accessibilità vocale lanciata da Apple quest’autunno, permette all’utente di digitare quello che vuole dire e farlo leggere ad alta voce dall’iPhone con la sua voce personale o con una delle voci di sistema integrate, funzione molto utile per Le persone con disabilità fisiche, motorie e del linguaggio che in questo modo possono comunicare in modo comodo e naturale.