Gli sviluppatori di WhatsApp stanno studiando una funzionalità che dovrebbe consentire di contrastare la disinformazione online. Nell’app proprietà di Facebook gli sviluppatori stanno testando internamente un’opzione che potrebbe permettere ai destinatari di verificare la legittimità di foto ricevute nei messaggi, controllando se queste sono già apparse sul web.
Un riferimento a questa funzione è stato scovato da WABetaInfo, sviluppatore che in passato ha individuato nuove funzionalità in arrivo “scandagliando” le beta dell’app. La funzione in questione – stando a quanto riferisce il sito VentureBeat – sfrutterebbe la funzione di Google che permette di trovare immagini correlate con la ricerca inversa delle immagini sul web.
L’ingegnosa soluzione di WhatsApp consiste nel consentire all’utente di effettuare l’upload di una foto e verificare se è già apparsa online da qualche parte. WhatsApp sfrutta la cifratura end-to-end per i messaggi e il sistema di verifica potrebbe essere un vantaggio per gli utenti, ma anche per WhatsApp stessa che avrebbe così modo di impedire a terzi la lettura, senza bisogno di attivare alcuna impostazione.
Nei mercati emergenti, gli utenti sembrano avere la crescente necessità di condividere informazioni con immagini. In nazioni come l’India, il più grande mercato al mondo di WhatsApp e dove allo stesso tempo più lotta per combattere la diffusione di notizie false, la nuova funzionalità potrebbe essere particolarmente utile aiutando gli utenti a verificare le foto e capire il contesto dal quale è nata/arrivata realmente un’immagine.
La novità è una delle tante iniziative nate per salvaguardare la piattaforma. Sono stati introdotti limiti nel numero di messaggi che è possibile reindirizzare, attivate campagne educative per esortare decine di milioni di utenti che per la prima volta fanno uso del sistema di messaggistica a essere più cauti sulle informazioni ricevute e che condividono con amici e familiari.
Lo scorso mese WhatsApp ha fatto sapere che sta bloccando una media 2 milioni di account al mese, utilizzati per fini di spam e phishing, due dei più grandi problemi cui lo staff di Whatsapp si trova a dover affrontare quotidianamente.
Altre novità in arrivo per WhatsApp riguardano l’espansione del sistema di pagamenti WhatsApp Pay in altri paesi, al momento in fase di test in India, Regno Unito, Brasile e Messico. Lo sviluppatore ha anche condiviso una foto che mostra un’app per browser destinata a WhatsApp per Android. Similarmente a funzioni disponibili con Firefox, Chrome e Safari, l’idea è di consentire il browsing usando meccanismi di navigazione privata.