L’uso degli SMS in Italia è sempre più in calo: secondo i dati rilasciati da uno studio dall’Autorità par la Garanzia delle Comunicazioni (AGCOM) in Italia gli Short Message Service (SMS) hanno avuto un crollo nell’utilizzo pari a -75 per cento negli ultimi cinque anni.
La ragione è dovuta principalmente all’avvento di WhatsApp, che grazie alla crescita delle vendite degli smartphone ha sostanzialmente soppiantato i vecchi messaggini.
Nel 2016 gli SMS inviati “si sono ridotti del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 e di oltre il 75% rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012 (72,2 miliardi)”, si legge nel comunicato stampa ufficiale rilasciato da AGCOM.
Il numeri di SMS inviati in Italia nel 2016 resta comunque elevato, pari a 17,8 miliardi: nonostante il calo, questo vetusto sistema di comunicazione resta ancora il sistema di messaggistica più affidabile, non richiedendo necessariamente una connessione dati, ed è incluso gratuitamente (benchè con un limite nel numero) nella maggior parte dei piani telefonici.
Inoltre le aziende stanno sfruttando sempre maggiormente gli SMS come strumento di marketing diretto, con risultati in molti casi efficaci o comunque degni di nota.
Se gli utilizzatori ne fanno sempre meno uso, gli SMS restano quindi comunque una realtà ancora attuale ed una fonte di entrate per i principali operatori telefonici e probabilmente ci vorranno ancora anni prima che spariscano definitivamente.