WhatsApp vuole limitare gli utenti innalzando l’età minima per l’uso dei suoi servizi di messaggistica a 16 anni. Attualmente l’età minima per usare il servizio è 13 anni, età legale che non ha alcun senso nel nostro Paese ma che è quella predisposta da diverse aziende statunitensi che offrono servizi via web. L’azienda ha previsto regole più severe in vista dell’introduzione del nuovo regolamento Ue sulla privacy.
WhatsApp (che, lo ricordiamo, è controllata e di proprietà di Facebook), chiederà agli utenti europei di confermare che abbiano un’età pari o superiore a 16 anni, chiedendo nei prossimi mesi l’accettazione dei nuovi termini di servizio e il relativo aggiornamento in merito all’informativa sulla privacy. Non è chiaro se e con quale modalità verrà effettuata la verifica. In un post sul blog aziendale, l’azienda ha spiegato che il prossimo mese l’Unione europea aggiornerà la sua legislazione in materia di privacy per richiedere maggior trasparenza riguardo all’utilizzo delle informazioni delle persone online e di stare aggiornando i Termini di servizio e l’Informativa sulla privacy nei paesi in cui verrà applicata la legge nota come regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
WhatsApp spiega di avere istituito una società all’interno dell’Unione europea per fornire in questa area i suoi servizi e “rispettare nuovi standard di trasparenza elevati” relativi alla privacy degli utenti. L’azienda ribadisce che le informazioni degli account non sono condivise, di volere “collaborare in maniera più stretta con le altre aziende di Facebook” e che tutti i messaggi e le chiamate sono protetti dalla crittografia end-to-end e che nessuno, nemmeno l’azienda stessa, è in grado di leggerli o ascoltarli. Un altro cambiamento è relativo alla possibilità di scaricare un report dettagliato con tutti i dati in loro possesso legati all’utente, incluse informazioni quali: dispositivi usati, numeri bloccati, gruppi ai quali si è iscritti, ecc.
“Nelle prossime settimane, potrai scaricare e vedere il numero limitato di dati che raccogliamo” spiega WhatsApp, “funzione che sarà disponibile per tutti gli utenti nel mondo nella versione più recente dell’app”.