La lunga saga di multe e sanzioni che colpiscono Meta non accenna a diminuire, anzi: dall’ormai celebre Data Protection Commission, DPC, in Irlanda scatta una nuova multa da 5,5 milioni di euro, questa volta per violazione della privacy di WhatsApp.
Ricordiamo che solo pochi giorni fa, nei primissimi giorni dell’anno, il DPC aveva già multato Meta per ben 390 milioni di euro, allora per la violazione della privacy degli utenti di Facebook e Instagram.
Le motivazioni delle sanzioni sembrano identiche in entrambi i casi: i social di Meta, questa volta WhatsApp, obbligano gli utenti ad acconsentire all’uso dei dati personali, giustificando l’operazione per miglioramenti del servizio e anche della sicurezza. Oltre alla multa da 5,5 milioni di euro, per violazione delle normative privacy europee entrate in vigore nel 2018, il regolatore ha ordinato che WhatsApp deve rendere il trattamento dei dati conforme alle norme Ue sulla privacy entro sei mesi.
Meta – WhatsApp respinge le accuse «“Crediamo fermamente che il modo in cui il servizio opera sia tecnicamente e legalmente conforme» dichiara un portavoce in contemporanea con l’annuncio che il social presenterà ricorso. A partire dal 2021, con una precedente multa da 225 milioni di euro sempre in Irlanda, fino a oggi WhatsApp – Meta ha totalizzato ben 1,3 miliardi di euro in multe, ma ci sono ancora una decina di indagini in corso sui servizi del social.
Il ruolo chiave del Garante irlandese nella tutela della privacy Ue deriva dal fatto che proprio in Irlanda hanno sede le principali multinazionali di tecnologia. Anche Apple è presente in Irlanda a Cork, non distante da Dublino, fin dagli anni 80 con la sua prima filiale estera.
Sempre negli scorsi giorni in Italia il garante dei consumatori AGCM ha multato Meta (Facebook) di 750.000 euro per aver violato il divieto della pubblicità al gioco d’azzardo.