Chiamate di gruppo, videochiamate e assistenza su più piattaforme di migliore qualità su Whatsapp. Le promette meta con alcune novità nei codec vide e audio che dovrebbero superare le critiche che alcune volte piovono dagli utenti su questa funzione.
Tra le novità
- La Condivisione dello schermo con audio è una funzione indicata come ideale per guardare video insieme, pensata per condividere schermo e audio contemporaneamente.
- Nelle videochiamate è ora possibile includere fino a 32 persone su tutti i dispositivi.
- Lo speaker in primo piano permette di vedere facilmente chi sta parlando dal momento che lo speaker è automaticamente in primo piano e appare per primo sullo schermo.
Meta riferisce di essere “costantemente impegnata” nella ricerca della miglior qualità audio e video, per offrir chiamate fluide ovunque l’utente si trovi.
Di recente è stato lanciato il codec MLow, secondo Meta in grado di migliorare l’affidabilità delle chiamate. Le chiamate effettuate su dispositivi mobili beneficiano di una migliore eliminazione dell’eco e del rumore, facilitando le chiamate in ambienti chiassosi. È inoltre supportata una risoluzione più elevata se si dispone di connessioni veloci. L’audio è in generale più nitido, anche in caso di connessioni scarse o dispositivi meno recenti.
In un post tecnico l’azienda riferisce che il suo nuovo codec MLow (per Meta Low Bitrate) migliora la qualità audio per le chiamate in condizioni considerate difficili. Il codec usato finora è stato Opus, open source, presentato nel 2012 e diventato il codec di varie applicazioni internet, in grado di e adattarsi a velocità di trasmissione alte e basse, supportando trasmissione costanti e variabili (a partire da 6 kb/s) e varie frequenze di campionamento, ma secondo Meta non adeguato a catturare tutti i suoni e le frequenze prodotte dalla voce umana.
Dal post tecnico di Meta emergono dettagli come ad esempio il fatto che il 20% degli utenti di WhatsApp usa ancora dispositivi con architettura a 32 bit (abbandonata da Apple nel 2013) e che 10 milioni di chiamate vengono effettuate ogni giorno su dispositivi che hanno più di 10 anni. Un test standardizzato evidenzia che il nuovo codec audio si comporta meglio a velocità basse (sotto i 15 kb/s), richiede meno potenza di elaborazione e offre una migliore correzione degli errori.
Le novità in questione non sono rilevanti per gli utenti che dispongono di performanti telefoni di nuova generazione e usano reti con connessioni veloci ma lo sono per molti mercati in cui i telefoni e le reti mobili sono poco performanti.