I backup delle chat di WhatsApp su iPhone ora sono crittografati con protezione end-to-end. Lo ha annunciato Facebook poche ore fa, spiegando che fino a questo momento la piattaforma permetteva agli utenti di eseguire il backup della cronologia delle chat su iCloud sebbene i messaggi e i contenuti multimediali in essi contenuti non fossero protetti con questo livello di sicurezza fin quando si trovavano nei server cloud di Apple.
In pratica dal momento che Apple detiene le chiavi di crittografia per iCloud, un attacco a quest’ultimo potrebbe potenzialmente consentire l’accesso ai messaggi di WhatsApp per i quali è stato eseguito il backup. Questo accadeva perché Apple non ha mai attivato tale livello di protezione ai backup di iCloud a causa delle pressioni esercitate dall’FBI, che desidera poter mettere le mani su questi dati potenzialmente quando vuole.
Questa situazione come dicevamo per WhatsApp è appena cambiata perché adesso gli utenti possono creare una password con chiave di crittografia a 64 cifre, che solo loro conoscono, per poter accedere ai backup delle chat di WhatsApp, indipendentemente dal fatto che siano salvate su iCloud o su Google Drive.
Fino a oggi ad essere crittografati con livello end-to-end sono tutti i messaggi di WhatsApp inviati e ricevuti che l’utente decideva spontaneamente di memorizzare soltanto sul dispositivo, mentre tutti quelli che venivano archiviati con un backup su iCloud per poter essere recuperati in caso di emergenza (come ad esempio se si dovesse perdere il telefono),non godevano di questo livelli di protezione. Ora invece il livello di sicurezza e crittografia è identico in entrambi i casi.
Questo aggiornamento sarà rilasciato gradualmente agli oltre due miliardi di utenti WhatsApp su iPhone e Android e sarà disponibile in tutti i mercati in cui la piattaforma è operativa, il che potrebbe creare qualche problemino con alcuni governi. Ad esempio Apple non può aggiungere la navigazione crittografata con iCloud+ Private Relay agli utenti che vivono all’interno di alcuni regimi autoritari, tra cui Cina, Bielorussia, Colombia, Egitto, Kazakistan, Arabia Saudita, Sudafrica, Turkmenistan, Uganda e isole Filippine.
Gli sviluppatori di Facebook sono al lavoro per introdurre la funzione di pausa durante la creazione dei messaggi vocali: ne abbiamo parlato in questo articolo di macitynet.