Negli scorsi giorni l’Arabia Saudita ha bloccato il servizio di chiamate VoIP e messaggistica Viber, la stessa sorte potrebbe presto seguire anche per WhatsApp e Skype. Ricordiamo che in passato per le stesse ragioni il Paese del Golfo Persico aveva temporaneamente bloccato il funzionamento dei server BlackBerry di RIM: la legge locale richiede infatti che i servizi di messaggistica, chat e comunicazione dispongano di un server locale che garantisca l’accesso e la decodifica del traffico da parte delle autorità.
“Stiamo comunicando con WhatsApp e altre piattaforme di comunicazione simili per fare in modo che cooperino con i provider di telecomunicazioni sauditi” ha dichiarato Abdullah Al-Darrab, governatore della CITC, riportato da Cnet, notando però che fino a questo punto non ci sono stati sviluppi. Le comunicazioni tra WhatsApp e il governo saudita sono iniziate nel mese di marzo mentre l’ultimatum che risale ad alcuni giorni fa ha imposto l’adeguamento alle leggi locali stabilendo il limite in una settimana. Se nelle prossime ore o giorni non ci saranno novità presto WhatsApp non risulterà più utilizzabile in Arabia Saudita seguendo così lo stop già subito da Viber. Il prossimo sulla lista è Skype.