Le note vocali inviate tramite Whatsapp si potranno anche leggere grazie alla funzione di trascrizione in fase di sviluppo. Immaginatevi la scena: siete usciti da lavoro e non controllate il vostro cellulare da più di sei ore. Ci sono più di quaranta notifiche da leggere e tra queste ci sono almeno cinque o sei note vocali ricevute su Whatsapp la cui durata media è tre minuti.
Questo vuol dire dover impiegare mezz’ora per ascoltarle tutte: tempo, questo, che viene tolto alla vostra pace dei sensi durante la breve pausa pranzo o a qualsiasi altra attività quasi certamente più piacevole. Eppure il tutto si potrebbe ridurre a una manciata di minuti perché spesso l’interlocutore butta via gran parte del tempo dedicato alla registrazione della nota vocale girando intorno all’argomento o, più semplicemente, è una persona che parla molto (forse troppo) lentamente.
Questo come dicevamo sarà presto possibile perché il team di sviluppatori di Whatsapp starebbe lavorando a una funzione che consentirà di trascrivere il contenuto delle single note vocali, che potranno così essere eventualmente lette anziché ascoltate. In base a quanto si apprende tale sistema è in fase di sviluppo per iOS ma non se e quando arriverà tramite una beta dell’app agli utenti di iPhone e se sarà poi resa disponibile anche su Android.
Tanto più che attraverso una schermata di questa funzione si scopre che la tecnologia Apple viene impiegata per l’elaborazione dei dati vocali: nel disclaimer è infatti riportato che tali informazioni «Aiuteranno anche Apple a migliorare le proprie tecnologie di riconoscimento vocale».
Non si sa se le note vocali inviate ad Apple sono protette da una crittografia di qualche tipo (su Whatsapp i dati che circolano all’interno della piattaforma sono protetti con quella di tipo end-to-end) proprio perché questa funzione di trascrizione non è stata ancora annunciata ufficialmente.
Sappiamo anche che la versione attuale memorizza le trascrizioni sul dispositivo dopo che sono state create e che è presente una sezione denominata appunto “Trascrizioni” che semplifica il passaggio alle parti specifiche di un messaggio. E’ sostanzialmente simile ad altri software di trascrizione automatica come Google Recorder o Otter.ai, che praticamente consentono di fare clic su una parola per saltare proprio al momento in cui viene pronunciata, in modo da verificare se è stata trascritta bene oppure no.
Le ultime novità di WhatsApp riguardano il backup delle chat cifrato e la possibilità di utilizzare il proprio account su quattro dispositivi.