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WhatsApp citato come prova di tradimento nel 40% dei divorzi in Italia

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In Italia nel 40% dei casi di divorzio per adulterio viene citato WhatsApp. La percentuale consistente non arriva da una dubbia ricerca online ma è riferita da Gian Ettore Gassani, importante avvocato matrimonialista di Roma, presidente nazionale dell’AMI, Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani. Il legale, intervistato dal The Times offre una interessante sintesi dei nuovi mezzi di comunicazione nell’era del web impiegati per le relazioni extraconiugali: “I social media hanno aumentato i tradimenti in Italia, rendendoli più facili, prima tramite SMS, poi con Facebook ed ora con WhatsApp che è ampiamente utilizzato ed ha incoraggiato il ritorno del latin lover”.

L’avvocato spiega che l’onnipresente servizio di messaggistica istantanea viene utilizzato per lo scambio di messaggi e anche per l’invio di foto osé tra gli amanti. In alcuni casi si è osservato addirittura la gestione di tre o quattro relazioni in contemporanea da parte di un adultero sempre grazie al servizio di messaggistica. Gian Ettore Gassani offre così un paio di consigli pratici, riportati dal The Independent: silenziare la suoneria dello smartphone e prudenza – “Il mio messaggio agli adulteri è ‘Siate prudenti’ dal momento che se il tradimento è reso più facile, WhatsApp rende anche più facile essere scoperti. Le mogli diventano spesso sospettose quando sentono il bip di un messaggio in arrivo”.

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