Western Digital My Cloud è stato presentato anche nel nostro Paese con un evento svoltosi a Milano nell’elegante Terrazza Palestro, location che gode di una vista spettacolare sul centro del capoluogo lombardo. My Cloud è stato introdotto la settimana scorsa in USA: Macitynet ne ha già parlato con una panoramica delle caratteristiche e delle funzioni principali.
In sintesi Western Digital My Cloud My Cloud è un disco fisso di rete compatto e facile da usare che, una volta collegato al router della rete di casa o di un piccolo ufficio, risulta disponibile per tutti i computer e i dispositivi mobile, per salvare e accedere a qualsiasi tipo di file e dato, questo non solo all’interno della rete locale ma anche via Internet, ovunque l’utente si trova nel mondo. Alla presentazione italiana hanno partecipato diversi dirigenti Western Digital tra cui Scott Vouri, Vice President e General Manager, WD Connected Home, Luca Marazzi, Country Manager di WD Italia, Kalima Toubal, Senior Regional Marketing Manager EMEAI.
La presenza di diversi dirigenti WD conferma l’importanza associata al lancio di questa nuova famiglia di dispositivi. Sempre in occasione del lancio in Italia e in Europa, Western Digital ha presentato i risultati di una nuova ricerca condotta dalla società stessa sull’utilizzo di dispositivi digitali da parte degli utenti nel Vecchio Continente in relazione alla gestione dei dati e documenti digitali con lo scopo di appurare le abitudini di salvataggio e backup dei materiali più importanti.
Dall’indagine risulta che gli italiani conservano i loro file più preziosi su ben 15 dispositivi diversi tra computer, smartphone, tablet e unità di archiviazione come dischi fissi e chiavette di memoria, risultando così secondi solamente agli spagnoli in fatto di caos digitale e disorganizzazione. Per realizzare questa ricerca sono state intervistate complessivamente 8.000 persone, di cui 1500 utenti italiani: di questi ben il 61% non effettua regolarmente il backup dei dati. Il 95% degli italiani interpellati ritiene di essere organizzato nella propria vita quotidiana ma non lo è nella vita digitale.
Tra coloro che non eseguono il backup, oltre un quarto degli utenti (25,5%) ha dichiarato di essere troppo impegnato per farlo, il 15,6% ha affermato di non esserne interessato e il 12,4% di non sapere nemmeno come farlo. Alcuni genitori hanno ammesso di non sapere nemmeno come effettuare un backup e che sarebbero disposti a pagare i figli per prendersi carico dell’operazione. Gli italiani non sono gli unici europei ad essere classificati come distratti digitali: secondi solo agli spagnoli, come accennato poco sopra, il popolo dello Stivale si piazza a pari merito con i tedeschi, anche loro con file e materiali digitali conservati su 15 dispositivi diversi.
“Solo pochi anni fa, le persone facevano sviluppare le loro foto organizzandole poi in album di famiglia, ma ora l’Italia si trova in una situazione di caos digitale, dove solo dal caso dipende la possibilità di perdere per sempre tutti i file e le foto personali” ha dichiarato Scott Vouri, vice president della divisione Branded di WD. “Con oltre il 60% degli utenti che ammette di non eseguire regolarmente il backup di tutti i propri dati personali importanti, il nuovo dispositivo My Cloud per il personal cloud non solo consente alle persone di organizzare i propri dati in un luogo sicuro a casa, ma lo mantiene sicuro e accessibile in qualsiasi momento, rendendone la condivisione con amici e familiari più facile che mai”.
My Cloud in pratica: uso e funzioni
Durante la presentazione di Milano i dirigenti WD hanno offerto una dimostrazione pratica di come si installa e soprattutto di come si usa My Cloud. Una volta estratto dalla confezione l’utente ha a disposizione un solo foglio di istruzioni, una Guida Rapida che in pochi passi permette di installare e configurare il dispositivo. Su Mac e PC è possibile accedere al Cruscotto digitale, una interfaccia basata sul web che funziona su Safari e altri browser. Da qui è possibile controllare e configurare My Cloud ed ottenere anche un codice di sicurezza da inserire su qualsiasi dispositivo che l’utente desidera utilizzare nella propria nuvola personale. Una volta richiesto il codice all’interno del cruscotto di My Cloud, basta poi inserirlo all’interno dell’app su iPhone, iPad ma anche dispositivi Android oppure altri computer per iniziare subito ad accedere, navigare e salvare dati, foto e documenti sul disco fisso di rete.
Con il software per Mac e PC, e le app gratuite per iOS e Android, gli utenti possono per esempio scattare una foto o riprendere un video su iPhone per poi salvarli immediatamente sul disco fisso esterno, lasciando così libera la memoria dei dispositivi mobile. Lo stesso avviene sui computer: file, cartelle, foto e documenti vengono letti, salvati e spostati con un semplice trascinamento dalla scrivania del computer all’interno della finestra del software WD. Sia le operazioni di registrazione dei dati che la navigazione e l’accesso possono avvenire anche fuori da casa o dall’ufficio, grazie al collegamento Internet del My Cloud tramite il router di casa. Tutto risulta completamente trasparente per l’utente che non deve preoccuparsi di dover configurare impostazioni complesse e servizi di rete.
Grazie a My Cloud Western Digital crea così un cloud personale privato in grado di offrire diversi vantaggi per gli utenti. I dati vengono conservati e messi in sicurezza su un disco fisso sempre sotto il controllo dell’utente, uno spazio riservato che non ha costi di abbonamento mensili o annuali rispetto ai servizi pubblici. Una volta acquistato, My Cloud offre 2 TB, 3TB oppure 4 TB di spazio di storage sempre disponibile online affrontando un costo fisso iniziale, viceversa Dropbox, iCloud di Apple, Skydrive e gli altri servizi pubblici di cloud prevedono costi mensili e anche limiti di capacità facilmente superati dalla proposta di Western Digital.
Gli altri vantaggi di My Cloud rispetto ai cloud pubblici riguardano la privacy dei dati e la proprietà dei materiali. L’unità My Cloud di WD non è un server remoto, di proprietà di altre società, posizionato lontano dall’utente: l’unità WD si trova infatti sempre nella casa o nell’ufficio dell’utente. Im questo modo i dati non vengono mai conservati su server di terzi. Ricordiamo che la sicurezza delle comunicazioni via rete e Internet è assicurata con la tecnologia AES a 128bit. L’unico inconveniente di questa soluzione è la sicurezza ridotta rispetto ai cloud pubblici contro incidenti ed eventi eccezionali: se il disco fisso WD di casa si rompe o se la casa si allaga i dati conservarti su My Cloud pottrebbero essere in pericolo, cosa che invece non succede con i server remoti e ridondanti che garantiscono il funzionamento dei servizi cloud pubblici.
Per queste ragioni My Cloud viene proposto come la soluzione ideale per disporre di un servizio di storage personale sempre disponibile, ovunque: una sola unità condivisa tra tutti i computer e i dispositivi mobile dell’utente. Per chi richiede un grado di sicurezza ancora più elevato è possibile prevedere la creazione di un backup unico e centralizzato di My Cloud. A questo scopo è possibile collegare un secondo disco fisso tramite la porta USB 3.0 integrata, utilizzabile sia per i backup sia per espandere lo spazio di storage disponibile per My Cloud.
Prezzo e disponibilità
I drive My Cloud da 2TB e 3TB sono già disponibili presso distributori e rivenditori, oltre che sul sito wdstore.com. Il drive My Cloud da 4TB sarà disponibile a novembre. I prezzi indicativi, comprensivi di IVA, sono di 189,90 euro per la versione da 2TB, di 239,90 euro per la versione da 3TB, di 299,90 euro per la versione da 4TB. La mobile app My Cloud è già disponibile per il download su App Store e Google Play. Configurazioni da due e quattro drive My Cloud saranno rilasciate in futuro.