Western Digital torna sulla penuria di dischi rigidi provocata dalle alluvioni che hanno devastato la Thailandia (nazione nella quale si trovano gli impianti dell’azienda ma anche quelli di Seagate, Toshiba e Hitachi) e all’agenzia Reuters ha dichiarato che per l’ultimo trimestre mancheranno all’appello dai 50 ai 60 milioni di unità. Il volume di prodotti disponibili è di 120 milioni: sul mercato, però, le richieste sono comprese tra i 170 e i 180 milioni di pezzi. Come Seagate, anche Western Digital ritiene che la situazione sarà ancora critica, non solo per il prossimo trimestre, ma anche oltre. Molte infrastrutture sono state ricoperte dall’acqua fino a pochi giorni addietro e faticano a tornare in attività. In molti edifici sono ancora in corso operazioni di pulizia e la produzione in alcune fabbriche non partirà prima del prossimo semestre.
Sul sito di Western Digital si legge: “Le inondazioni torrenziali che hanno colpito la Thailandia ad ottobre sono costate centinaia di vite, hanno costretto centinaia di migliaia di persone ad allontanarsi dalle loro case, ed hanno avuto un impatto diretto o indiretto su migliaia di aziende. Con oltre 37.000 dipendenti e diversi siti produttivi in Thailandia, Western Digital è una di queste. Le vittime umane dovute all’inondazione rappresentano la più grande tragedia. La nostra priorità assoluta è il benessere dei nostri dipendenti. Siamo sollevati nell’informarvi che tutti i dipendenti di WD in Thailandia sono salvi, nonostante molte delle loro vite siano state messe a dura prova. Sono in atto sforzi importanti per fornire loro l’assistenza di cui hanno bisogno durante questo periodo difficile. WD è profondamente integrata nella comunità tailandese, e siamo sinceramente preoccupati per coloro che sono stati colpiti dall’inondazione. Per il popolo thailandese, questo ha rappresentato la perdita di familiari, la necessità di allontanarsi e la distruzione delle proprie case. In molti sono rimasti senza cibo senza riparo”.
Attraverso la WD Foundation, l’azienda sta offrendo contributi, raddoppiando di fatto le donazioni dei propri dipendenti a supporto degli sforzi di ripresa. Western Digital chiede di contribuire con quello che si può per aiutare la popolazione tailandese a ricevere beni di prima necessità, ricostruire le loro vite e ristabilire le loro comunità, andando a questo indirizzo o sul sito della Croce Rossa tailandese – Thai Red Cross Society.
[A cura di Mauro Notarianni]