Western Digital ha mostrato la nuova tecnologia HAMR (heat assisted magnetic recording) nel corso del China International Forum. William Cain, vice presidente di WD, ha mostrato un disco fisso da 2,5 pollici che sfrutta la tecnologia in questione mettendo a disposizione altissime capacità di memorizzazione per centimetro quadrato.
Il sistema, già presentato anche da Seagate, rimpiazza la registrazione longitudinale in voga dalla fine degli anni ’50 (che dovrebbe a breve raggiungere i limiti massimi sfiorando il terabit per pollice quadrato), sfruttando nuove celle di ferro-platino e un laser dedicato al riscaldamento per il cambiamento dei valori. Risulta infatti più facile scrivere sul supporto scaldato, che poi si raffredda rapidamente rendendo i dati scritti stabili. Con la registrazione assistita mediante riscaldamento è quindi possibile aumentare notevolmente la densità dei dati registrati.
Esperimenti con la tecnologia HAMR hanno permesso di raggiungere una densità di bit lineare di circa 2 milioni di bit per pollice, in precedenza ritenuta inattuabile, portando la densità dei dati sopra il trilione di bit, cioè un 1 terabit. Questo valore è superiore ai 620 gigabit per pollice dei dischi da 3,5″ da 3 TB e ai 500 gigabit dei dischi da 2,5″ da 750 GB. I dischi HAMR duplicheranno questi valori, toccando i 6 TB per i dischi da 3,5 pollice e i 2 TB per quelli da 2,5”. Il limite teorico dei dischi che sfruttano la tecnologia HAMR è tra i 5 e i 10 terabit per pollice quadrato, in altre parole fra i 30 e i 60 TB per i dischi da 3,5” e dai 10 ai 20 TB per quelli da 2,5”.