Il My Passport Wireless SSD di Wester Digital è un disco un po’ anomalo: appartiene alla categoria degli Hard Disk portatili wireless che non sono molto comuni, ma che fanno di sicuro felici chi li acquista.
In pratica è come avere un piccolo NAS, con le dovute proporzioni, sempre in viaggio, che funziona anche a batteria e che, all’occasione, ricarica anche lo smartphone (nel mentre che vi fa guardare i film).
My Passport Wireless SSD, la recensione
Un bel tipo
Prima di comprendere come si presenta e (soprattutto) come si usa questo My Passport Wireless SSD è meglio capire di che tipo di unità si tratta: nel nostro caso trattasi di 500 GB a memoria solida (SSD), ma ne esistono tagli da 250 GB sino a 2 TB, in un case che può essere utilizzato sia come normale disco esterno USB 3.0 (collegato a Mac e PC, con qualche attenzione, come vedremo dopo) sia come unità wireless, sfruttando il Wi-Fi del computer per accedere ai dati, quindi anche da smartphone o tablet.
Una unità che ben si presta all’uso in mobilità, perché può tranquillamente stare nella borsa nel mentre che accediamo i dati, non servono cavi (se non per la ricarica) e può fungere sia da HUB per la connessione sia da HUB per i dati, dato che ha una porta USB-A per il collegamento di Device esterni.
Una comodità molto alta, che unita alla velocità e ai tempi di accesso minimi dell’unità SSD diventa formidabile per chi si sposta spesso: noi abbiamo usato l’unità per un viaggio di qualche giorno, inserendo dentro tutti i file di lavorazione e qualche film da vedere.
Fuori dalla scatola e prima configurazione
Fuori dalla scatola, dove trovano posto oltre al disco vero e proprio, anche un cavo USB-A/USB 3.0 e il caricabatterie USB, l’unità si distingue subito per la protezione in gomma arancione, rimovibile, che la circonda.
La gomma riprende il grigio dell’unità e aggiunge un forte colore arancione, che rende il disco impossibile da perdere: la gomma però si può togliere e mettere facilmente, operazione utile in caso di sporco.
Le dimensioni sono quadrate, con 135 mm di lato: dimenticatevi le tasche da dischi della borsa, l’unità starà nella tasca centrale dello zaino.
Esteticamente il prodotto è abbastanza originale, un po’ per la forma un po’ per la gomma. Su di un lato trovano posto il connettore USB 3.0 per la connessione al computer e per la ricarica, un connettore USB 2.0 per l’hub di altri dispositivi, come ad esempio un lettore di schede di memoria per la fotocamera o chiavette USB, il pulsante di accensione e quello per la copia diretta.
Sull’altro lato invece trova posto un lettore di schede SD integrato, molto comodo in mobilità per chi fa fotografia, ma anche per chi ha i nuovi MacBook Pro, che diversamente dalla vecchia generazione hanno perso il lettore SD a favore dell’USB-C.
Alla prima connessione via USB 3.0 abbiamo subito scoperto che l’unità arriva in formato NTFS, filesystem che macOS è in grado di leggere ma non di scrivere: all’interno dell’unità c’è un Installer di NTFS for Mac di Paragon Software, che però è compatibile solo con macOS sino a 10.13.
Per il nostro Mac, con Mojave installato, abbiamo però scaricato e installato senza problemi la versione presente sul sito di Supporto di Western Digital, e dopo un riavvio siamo stati in grado di accedere a disco in lettura e scrittura, operazione molto importante per la copia massiccia dei dati.
Una volta scollegato il Mac dall’USB, abbiamo provato ad accedervi via wireless, seguendo le istruzioni riportate dentro la connessione senza problemi, sia da browser (per la configurazione dell’unità) sia da mobile (tramite l’App MyCloud) sia, infine, da Mac via AFP o SMB.
Al lavoro
Serve un po’ di impegno per capire che cosa può fare questo My Passport Wireless SSD e un bel po’ di esperienza per farlo rendere al meglio, sfruttando le sue molteplici proprietà.
All’inizio serve capire quando collegarlo via USB e quando connetterlo via Wi-Fi, in modo da ottimizzare le risorse, i tempi e soprattutto la batteria, che non è un fulmine a caricarsi completamente.
Durante la connessione wireless possiamo attingere a tutti i file da iPhone o Android grazie alla App MyCloud, la stessa che Western Digital utilizza per i NAS casalinghi: in effetti questo disco può essere considerato un piccolo NAS da viaggio, perché i servizi che offre sono simili a quelli di un NAS, con in meno la possibilità di cambiare disco ma in più una batteria molto utile in borsa.
Quello che abbiamo fatto subito è stato attivare Plex server, operazione che si fa tutta in automatico, dopodiché basterà indicare quali sono le cartelle da tracciare e abbiamo un Device capace di servire un gruppo di utenti, per diletto o per lavoro.
Grazie alla velocità dell’SSD molte operazioni sono del tutto naturali: dobbiamo dire che questo è il vantaggio maggiore rispetto al precedente modello, di cui abbiamo parlato qui: una unità SSD rispetto ad un disco da 2,5″ offre più velocità, è più silenziosa, consuma meno (molto meno in base ai nostri test) e soffre meno le cadute.
Per queste ultime, WD dice che il disco supporta cadute accidentali da 1 metro senza conseguenze e anche con file in uso: noi abbiamo fatto qualche prova in giardino e possiamo avvallare la tesi, seppure consigliamo agli utenti di non mettere alla prova la fortuna e di tenere sempre la protezione infilata.
Come va
La riproduzione wireless è ottima: è possibile scegliere tra le frequenze a 2,4 e 5 Ghz, noi abbiamo optato per la seconda, molto più capace: My Passport Wireless SSD è ovviamente in grado di fare da bridge a una connessione wireless, fattore utile quando si è in gruppo e per condivisioni temporanee.
Abbiamo visto senza difficoltà filmati a FullHD e anche in 4K utilizzando Plex e via AFP abbiamo usati i file all’interno dell’unità senza problemi.
Molti dei test sono stati eseguiti con l’unità nello zaino, quindi senza averla davvero vicina al Mac, tuttavia con lo zaino mai troppo distante. Si tratta comunque di una unità dal profilo personale, per cui ne consigliamo una distanza ridotta e una condivisione sempre contenuta.
Abbiamo ricaricato l’unità sempre di notte, ed è durata sempre tutto il giorno, nonostante non la tenessimo sempre accesa: qua e là abbiamo utilizzando anche la ricarica via USB per un iPhone 8, che per questo scopo può essere considerata come un powerbank.
A chi scrive è risultato molto comodo nella condivisione di film anche al pargolo durante il viaggio, che se li godeva via Plex su iPad (con le cuffie di iClever), nel mentre che l’iPhone riproduceva la musica sull’impianto a bordo.
A voler trovare un difetto potremmo dire che manca, da Mac e PC, la possibilità di navigare tra i file via browser, e una gestione dei LED e dello stato acceso o in carica migliore così come la dimensione, che potrebbe essere più contenuta.
Considerazioni
Rispetto al vecchio modello, questo nuovo My Passport Wireless SSD è davvero un’altra cosa, soprattutto per l’unità interna a stato solido che risolve molti dei problemi del modello precedente (soprattutto per la velocità e il tempo di accesso).
L’estrema robustezza, la silenziosità, il minor consumo, la presenza di Plex e in generale la velocità ne fanno un Device molto capace e comodo e una risorsa fenomenale per chi viaggia spesso, ancora di più se in compagnia o in famiglia.
Non c’è scritto “pro” nella confezione, ma noi lo vediamo anche come risorsa molto buona per chi viaggia in team e deve condividere file o cartelle spesso in velocità.
Pro:
• Molto veloce
• Versatile, si adatta a molte situazioni
• La protezione in gomma è una sicurezza
Contro:
• La dimensione potrebbe essere più contenuta
Prezzo:
• 239,99 Euro (per il modello da 250 GB)
• 299,99 Euro (per il modello da 500 GB)
• 499,99 Euro (per il modello da 1 TB)
• 799,00 Euro (per il modello da 2 TB)
My Passport Wireless SSD di Wester digital è reperibile attraverso i più comuni negozi di elettrodomestici e informatica, così come nel sito web della casa madre: i tagli da 250 GB, 500 GB, 1 TB e 2 TB sono però disponibili anche attraverso Amazon.it.