Infratel, società in house del ministero delle Imprese e del made in Italy, riferisce di una consultazione pubblica per la seconda fase del “Piano voucher per l’incentivazione della domanda di connettività in banda ultra larga delle famiglie” che integra le osservazioni raccolte nel corso delle precedenti consultazioni svolte nei mesi di aprile-maggio 2022 e di marzo-aprile 2023.
L’intervento a favore delle famiglie, prevede l’erogazione di un voucher pari a 100€ sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione (ove presente) e sull’importo dei canoni di erogazione del servizio, compresa la fornitura dei relativi apparati elettronici, per un periodo fino a 24 mesi.
Potranno richiedere il contributo voucher le famiglie che non dispongono di alcun servizio di connettività oppure che dispongono di un servizio con velocità di download inferiore a 30 Mbit/s, per richiedere l’attivazione di un abbonamento ad almeno 300 Mbit/s in download (a questo indirizzo vi spieghiamo come misurare la velocità di connessione).
Infratel è stata scelta per gestire operativamente la misura, dopo lunghe negoziazini tecniche con gli uffici della Commissione europea, misure che dovrebbero concretizzarsi nel 2024.
Ricordiamo che in precedenza nella lunga e complessa trattativa si era parlato di un voucher da 300 euro, importo successivamente ridotto a 100 euro per permettere a più famiglie di beneficiarne. Invece in linea teorica dovrebbe rimanere invariato lo stanziamento già effettuato di 400 milioni per finanziare i voucher.
Non vi sono, almeno al momento, riferimenti a limiti Isee per le famiglie che potranno beneficiare del bonus, un’altra scelta che si spera amplierà l’impiego del bonus. La decisione finale sul Vaucher da 100 euro per la banda ultra larga è attesa nei primi giorni del 2024.
Sempre nelle prime settimane del 2024 dovrebbe diventare disponibile il sistema di raccolta delle domande del voucher da parte delle famiglie che vogliono farne richiesta. Infratel ha preparato un documento (disponibile qui) e sta chiedendo ai soggetti interesssati di inviare commenti e osservazioni sul quesito in consultazione entro l’11 gennaio 2024.
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