Pochi giorni addietro, nel corso di una intervista, il CEO di Apple Tim Cook, parlando di un una controversa legge sul voto in Georgia, aveva riferito che una possibile risposta al problema del diritto al voto poteva essere la possibilità di consentire il voto tramite smartphone.
Una simile possibilità non piace a Frank LaRose, chief election officer dell’Ohio, che ha definito l’eventualità “insensata”, affermando di essere contrario all’idea. “Non finché ci sono io, non in Ohio”, ha riferito a FOX Business.
“Ritengo sia il classico esempio di uno di quei gruppi dell’elite che pensano di avere una soluzione semplice a problemi complessi”, ha detto il sottosegretario di Stato dell’Ohio.
Sul perché una simile soluzione non è possibile, LaRose ha indicato la necessità di “competenze tecnologiche”, ammettendo ad ogni modo che in futuro una tecnologia di questo tipo potrebbe esistere ma “sarebbe più complicata di quanto si pensi”.
LaRose spiega ad esempio che i funzionari elettorali dovrebbero essere in grado di verificare l’elettore “che dice di essere” con più fattori di autenticazione; il sistema dovrebbe essere in grado di dimostrare che è effettivamente l’elettore a tenere in mano il dispositivo. Documentazione cartacea di rendiconto finale sarebbe inoltre necessaria.
LaRose evidenzia ancora la necessità di esprimere il proprio voto in condizioni di segretezza, impedendo possibilità di monitoraggio anche da parte di funzionari governativi, ribadendo che il segreto del voto è “qualcosa in cui crediamo fortemente”, e che “è molto difficile” pensare a sistemi alternativi.
L’aspetto più importante delle elezioni è la “fiducia dei cittadini”, ovvero “ogni voto è conteggiato equamente, senza inganni e imbrogli”, ha detto ancora LaRose, spiegando che conservare la fiducia dell’opinione pubblica è molto più difficile della competenza in campo tecnologico.
LaRose ha continuato riferendo di preoccupazioni su forme di censura o limitazioni da parte di piattaforme social e aziende del mondo IT in merito a contenuti dei conservatori.
“Risulta evidente che c’è un pregiudizio da parte di molte aziende vicine alla sinistra, e l’intera idea di cancel culture censurando le persone con le cui opinioni non siamo d’accordo è fortemente corrosiva e pericolosa”, ha detto LaRose. “Perché dovremmo permettere a questi individui di avere qualsiasi controllo sull’effettivo processo elettorale?”
Il Segretario di Stato dell’Ohio ha riferito ancora che la tecnologia può essere utile per “un sacco di cose buone” e che lui stesso è propenso ad abbracciarla in tanti ambiti, ma ritiene che offrire la possibilità di votare via smartphone o internetnon non è qualcosa di utile. “L’idea di consentire alle persone di usare l’iPhone o qualsiasi altro dispositivo mobile per fare qualcosa di così importante come indicare la propria preferenza alle elezioni, è semplicemente assurda”.