“Entro il 2030 contiamo di vendere solo automobili completamente elettriche ed entro il 2040 puntiamo a diventare un’azienda neutrale dal punto di vista climatico”. È quanto dichiarato da Volvo Carsm spiegando che la completa elettrificazione rappresenta uno dei piani di trasformazione più ambiziosi di qualsiasi Casa automobilistica tradizionale.
L’annuncio è arrivato in occasione della Climate Week di New York: riferendo della cessazione della produzione di tutti i modelli Volvo a motore diesel entro l’inizio del 2024. L’ultima vettura Volvo a motore diesel uscirà dalle linee di montaggio tra pochi mesi e ciò farà di Volvo Cars una delle prime Case automobilistiche storiche ad aver compiuto questo passo.
“Il nostro futuro è rappresentato dai propulsori elettrici, che sono superiori ai motori termici, poiché sono meno rumorosi, generano meno vibrazioni, comportano minori costi di manutenzione per i nostri clienti e non generano emissioni allo scarico”, ha dichiarato Jim Rowan, CEO di Volvo Cars. “Siamo focalizzati sulla creazione di un’ampia gamma di auto di fascia alta, completamente elettriche, in grado di offrire tutto ciò che i nostri clienti si aspettano da una Volvo, oltre a costituire un elemento chiave della nostra risposta al cambiamento climatico”.
Il responsabile aziendale della sostenibilità, Anders Kärrberg, parteciperà a un evento organizzato nell’ambito della Climate Week NYC di quest’anno dalla Accelerating to Zero (A2Z) Coalition. Nata in occasione del vertice sul clima COP27, la Coalizione A2Z costituisce una piattaforma multilaterale per i firmatari della Dichiarazione di Glasgow sui veicoli a zero emissioni, di cui l’azienda fa parte.
“La piattaforma A2Z ci permette di collaborare con gli altri soggetti e di coordinare gli interventi per raggiungere l’obiettivo condiviso dalla coalizione di far sì che il 100% delle vendite globali di auto e furgoni nuovi sia privo di emissioni allo scarico entro il 2040, e non oltre il 2035 nei mercati più importanti”, ha dichiarato il produttore.
Un contesto in rapido cambiamento
“Soltanto quattro anni fa, il motore diesel era considerato la nostra risorsa principale in Europa, e lo stesso valeva per la maggior parte delle altre Case automobilistiche”, dichiara ancora il produttore. “Gran parte delle auto vendute nel continente nel 2019 era alimentata da un motore diesel, mentre i modelli elettrificati stavano appena iniziando ad affermarsi”.
“Da allora, questa tendenza si è ampiamente invertita grazie all’evoluzione della domanda del mercato, all’inasprimento delle normative sulle emissioni e a una maggiore attenzione per l’elettrificazione da parte nostra. Oggi, gran parte delle nostre vendite in Europa è costituita da auto elettrificate, con motorizzazione elettrica al 100% o ibrida plug-in”.
La circolazione di un minor numero di auto diesel ha anche un effetto positivo sulla qualità dell’aria nei centri urbani; infatti, se da un lato i diesel emettono meno CO2 rispetto ai motori a benzina, dall’altro generano maggiori emissioni di gas come l’ossido di azoto (NOx), con effetti negativi sulla qualità dell’aria, soprattutto nei centri abitati.
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