Wolksvagen a tutta manetta per la produzione in Cina: nell’ambito della “Roadmap E”, il Gruppo Volkswagen intende introdurre 40 nuovi modelli elettrici (NEV) prodotti localmente nel corso dei prossimi sette o otto anni, con l’obiettivo di arrivare a produrre fino a 1,5 milioni di unità all’anno entro il 2025.
Con la costruzione di una seconda fabbrica nel paese asiatico, la capacità di produzione del sito produttivo del Gruppo Volkswagen passerà da 300.000 a 600.000 veicoli all’anno. Da aprile il primo Volkswagen T-Roc prodotto da FAW-Volkswagen ha lasciato le linee di assemblaggio: insieme all’Audi Q2L (vedi immagine qui sotto), la cui produzione comincerà entro la fine del 2018, sarà un tassello fondamentale all’interno di un segmento SUV particolarmente dinamico.
Il produttore spiega chei insieme agli stabilimenti FAW-Volkswagen di Qingdao e Tianjin, la fabbrica di Foshan gioca un ruolo importante nella strategia di elettrificazione “Roadmap E” in Cina. I veicoli attualmente prodotti su piattaforma MQB saranno presto elettrificati. Entro il 2020, l’architettura MEB sarà introdotta nelle linee di produzione e andrà ad affiancarsi all’attività di assemblaggio dei sistemi di batterie MEB. I veicoli elettrici dotati delle più recenti tecnologie Volkswagen e Audi saranno quindi prodotti a Foshan.
L’azienda afferma che il nuovo stabilimento di Foshan “costituisce un esempio ideale di produzione ecosostenibile e a risparmio energetico, di fabbricazione intelligente e di procedure smart”. Grazie a un sistema completo di depurazione e riciclo, la fabbrica non emette inquinanti, non solo sarà un produttore di soluzioni di mobilità sostenibili e intelligenti, ma anche un ottimo esempio di operatività eco-compatibile.