Lo statunitense ITWorld fa notare come siano sempre più rare le persone in grado di mettere mani a sorgenti di applicazioni scritte in COBOL. Da sempre questo linguaggio è poco amato dagli sviluppatori ma, concepito negli anni ’50 specificatamente per lo sviluppo di applicazioni commerciali (il nome stesso è l’acronimo di COmmon Business-Oriented Language, ossia, letteralmente, “linguaggio comune orientato alle applicazioni commerciali”), è stato nel corso degli anni utilizzato per creare applicativi che si sono rivelati stabili e funzionali, resistendo a milennium bug, così come piattaforme hardware e sistemi operativi di nuova generazione.
Il COBOL è stato utilizzato per lo sviluppo di molti software usati in attività commerciali, banche, assicurazioni e altri enti in virtù di sue peculiarità concernenti la gestione dei numeri. La complessità del linguaggio e la pesante gestione numerica, spesso rendono poco conveniente la conversione delle applicazioni usando linguaggi più moderni e molte aziende non possono riscrivere applicazioni o convertire archivi storici memorizzati in formati proprietari. Gli sviluppatori preferiscono dedicarsi a tool di programmazione moderna e sembra che sul mercato mancano figure-chiave in grado di lavorare con vecchi sorgenti. Volete trovare lavoro nel mondo dell’IT? Imparate a programmare in COBOL: le società che richiedono tali conoscenze pagano molto bene e non solo: avrete modo di lavorare con aziende che spesso richiedono interventi in loco e dunque preferiscono lavorare con sviluppatori locali. Per chi se la sente, insomma, imparare il COBOL potrebbe essere un buon punto dal quale partire per entrare nel mondo dell’IT.
[A cura di Mauro Notarianni]