Diventare veri esperto di qualcosa, ampliare i propri orizzonti, seguire il proprio istinto, non smettere mai di studiare. Sono queste le cose da fare per diventare bravi sviluppatori e poi, magari, lavorare in Apple.
La ricetta la fornisce via mail Craig Federighi, Senior Vice President Software Engineering di Apple, ad un aspirante programmatore che chiedeva quale strada intraprendere per arrivare un giorno a lavorare a Cupertino.
Il primo passaggio, dice Federighi è capire che ci sono “molte diverse strade per questa destinazione” ma prima di tutto ha riferito della necessità di dedicarsi intensamente agli studi mentre si è all’Università approfittando del grande patrimonio di informazioni a disposizione, esortando ad “approfittare di questa speciale opportunità”.
Federighi ha evidenziato ancora la necessità di lavorare in modo “ampio e profondo”, suggerendo la necessità di diventare esperti nel proprio “campo di specializzazione” ma anche di cercare ispirazione da altre discipline. “Ingegneria e progettazione sono attività di gruppo, cerca dunque di trovare opportunità per arricchire sia le abilità scritte sia quelle di comunicazione”.
Il Vice Presidente Senior di Apple, di cui parla Reddit, suggerisce anche di “lavorare con grandi persone” e più generalmente di seguire il proprio cuore. Rivela che lui è stato costretto a scegliere tra opzioni che sulla carta sembravano buone per la sua mentalità analitica, e opportunità che sembravano quelle giuste dal punto di vista delle sensazioni personali. “Ascoltare il mio cuore, alla fine ha ripagato in un modo che non avrei mai potuto immaginare all’epoca”.
Federighi come anche Tim Cook, spesso risponde alle mail che arrivano dagli utenti. La tradizione delle lettere inviate ai dirigenti di Apple, non è nuova. A suo tempo, Steve Jobs in persona rispondeva alle mail di tanti utenti.
Un intero libro – “Lettere a Steve Jobs” – è dedicato ai messaggi inviati al cofondatore di Apple da tante persone. In molti gli scrivevano per avere aiuto o ricevere informazioni sui piani Apple; qualcuno, a volte, per esprimere il proprio dissenso sulle posizioni dell’azienda.