Protagonista di un ultimo racconto Apple è VoiceOver, la funzionalità che aiuta i non vendenti a utilizzare iPhone, iPad e in generale i servizi della Mela. Per illustrare le potenzialità della tecnologia per i clienti non vedenti e ipovedenti, Apple racconta la storia di Scott Leason, un surfista cieco, che doma regolarmente le onde appena fuori Mission Beach a San Diego.
Leason è un tipo mattiniero. Alle 5:30 controlla già la sua e-mail, i social media, le notizie e il meteo. Esamina attentamente anche i rapporti sul surf del giorno tramite l’applicazione Surfline, grazie al suo nuovo iPhone XR.
Scott, spiega Apple, sperimenta tutto, senza nemmeno vederlo. Leason è cieco. La storia prosegue poi con un po’ di dati su VoiceOver. Su questo tema iOS è stato sempre all’avanguardia, e il sistema operativo Apple è stato uno dei primi alleati per gli utenti non vedenti. Nel 2012, Leason ricevette il suo primo iPhone, un iPhone 5, e nei primi utilizzi venne anche coadiuvato da Sarah T. Majidzadeh, assistente capo della Blind Rehabilitation a Long Beach.
Sin dalle prime battute Scott riporta quanto fosse stato facile navigare con iPhone, a suo dire lo smartphone da preferire per chi ha problemi di vista. Anche Paul Lang, istruttore di surf di Scott, ha manifestato tutto il suo stupore quando ha visto cosa un non vedente potesse fare con iPhone: ascoltare musica, leggere, inviare messaggi e molto altro ancora.
Il racconto si conclude poi con una dichiarazione di Leason che riassume il suo utilizzo di iPhone con la parola “indipendenza”:
Sono indipendente. Questo è il modo migliore per descrivere l’iPhone: l’indipendenza
Potete leggere la storia completa direttamente qui. Ricordiamo che ormai da anni Apple è una delle società di tecnologia più attive nel campo dell’accessibilità a cui ha anche dedicato un mini sito web. Tutti i dispositivi principali di Cupertino e i sistemi operativi includono di serie numerose funzioni che ne rendono possibile l’uso anche da parte di persone con disabilità fisiche o motorie, un impegno che è valso a Cupertino la riconoscenza di numerosi utenti diversamente abili in tutto il mondo e anche l’assegnazione di diversi riconoscimenti, come il recente premio intitolato a Eleanor Roosvelt, quello Louis Braille lo scorso anno e molti altri ancora.