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Voice Over, Zoom e Controllo Vocale: i tre dell’accessibilità  su iPhone 3Gs

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controllo vocale

Controllo Vocale
Unadelle caratteristiche più attese e forse più curiose del nuovo iPhone 3Gs è sicuramente il Controllo Vocale: la caratteristica mutuata dalla più recente versione di iPod shuffle ma già  presente da tempo, almeno per la parte delle chiamate, su diversi telefoni della concorrenza riveste per gli appassionati di sport che vogliono portare iPhone in tasca durante il Jogging o le gite in bici e per chi usa il telefono/ipod in auto un punto di notevole interesse.
Fino ad oggi infatti l’utilizzo “alla cieca” del telefono era aiutato dall’operatività  delle cuffie di Apple dotate di uno speciale telecomando che permette pausa, riproduzione, gestione livello sonoro e avanzamento di un brano.
In iPhone 3Gs come in iPod shuffle le cuffie ora possono attivare, tenendo premuto a lungo il bottone centrale la funzione di “Controllo Vocale” che predispone il telefono all’ascolto appunto di comandi vocali impartiti dall’utente.
Essendo l’iPhone 3Gs dotato di microfono la stessa attivazione si può ottenere tenendo premuto a lungo il pulsante Home: a questo punto come per il comando sulla cuffia apparirà  a schermo una schermata azzurra con la scritta controllo vocale e al centro una serie di onde sinusoidali che cambiano ampiezza a seconda del segnale audio in ingresso.
Un segnale sonoro avvisa che la fase di riconoscimento è iniziata e potete lanciare i vostri comandi vocali che permettono di chiamare un numero di telefono, un contatto o gestire avanzamento della parte iPod, di passare alla traccia precedente o successiva ma, ancora piu’ comodo di selezionare vocalmente un Album, un Artista o una singola canzone.
Una voce di “feedback” ci confermerà  se il comando impartito è andato a buon fine ripetendo i termini che ha compreso.
Se per esempio comadiamo “Riproduci Album XY” scadendo le lettere come ics, ipsilon, la voce di feedback ci risponderà  “Riproduco Album ics i greca” e partirà  la prima canzone del relativo album dei ColdPlay che (eventualmente avete nel vostro iPhone).

Abbiamo provato la funzione la scorsa notte e in queste ultime ore e dobbiamo dire che ci è sembrata abbastanza efficiente. E’ ovvio che l’utilizzo principale e’ quello di far partire delle playlist ma anche nel riconoscimento del nome degli album e degli artisti non se la cava male. Il problema è che (come accade per il Voice Over) avendo scelto la voce “guida” in italiano, i nomi in lingua straniera vengono storpiati quando sono ripetuti a conferma della operazione.
In pratica se comandiamo a voce “Riproduci artista ColdPlay” (pronunciato coldplei) verrà  ripetuto “Riproduco brani di Coldplay” letto come come coldplai): insoma un buon riconoscimento ma una pronuncia che dovrebbe essere un po’ più intelliente e internazionalizzata.
Alla fine del feedback vocale viene riprodotto un suono di “fine ascolto” e quindi parte l’azione richiesta. Le operazioni che abbiamo richiesto sono andate a buon fine nel 90% dei casi ma teniamo conto che per entrare nell’ottica (o meglio nell’acustica) del riconoscimento vocale ci vuole un po’ di pratica.
Ovviamente l’uso telefonico del controllo vocale era una delle opzioni più richieste tanto da aver dato modo in questi mesi ad un buon numero di applicazioni di terze parti di farsi strada nel mercato dell’iPhone 3G ed Edge. Qui il vantaggio è che il controllo è a livello globale e comprende anche la composizione dei numeri e la chiamata di contatti presenti in rubrica.
Avendo la maggior parte dei nomi in rubrica in lingua italiano non ci sono grandi difficoltà  di riconoscimento e, nel caso un contatto abbia numeri multipli la voce guida chiede la conferma di quale numero vogliamo selezionare… casa, cellulare, ufficio etc…
Se ci accorgiamo di avere sbagliato numero possiamo annullare l’operazione con il semplice “annulla” nella parte bassa dello schermo.
L’elenco dei comandi da impartire è riportanto anche nella schermata azzurra con le parole che fluttuano sullo sfondo azzurro.

voiceover

Voice Over
Voice Over è una tecnologia pensata sopprattutto per gli ipovedenti. Qui l’impresa di Apple è veramente al limite dell’impossibile visto che si tratta di tradurre una interfaccia touch che ha riscontri tattili pressoché nulli in un interfaccia vocale. Non siamo le persone più qualificate per dare un giudizio sulla sua praticità  e magari attendiamo un riscontro da chi ha già  dimestichezza con questo tipo di ausilio su altri sistemi di comunicazione.
Quello che possiamo dire è che sconsigliamo altamente l’uso del voice over a chi non ne ha strettamente bisogno: l’attivazione dell’opzione rende il ritorno allo stato originale un vero calvario perche’ bisogna spostarsi nei bottoni a video, selezionarli con un singolo tocco (con una descrizione corrispondente di una voce guida) e poi fare un doppio clic per attivare la relativa opzione.
Se a questo ci si abitua con una certa facilità  il problema e’ gestire alcune “gesture” o comportamenti consolidati per chi usa iPhone da qualche tempo, ad esempio il far scorrere lo schermo dal basso all’alto per accedere al menu dell’accessibilità  stesso nella finestra Impostazioni.
La disattivazione è un vero terno al lotto e il continuo utilizzo della voce guida sullo sfondo contribuisce ad innervosire chi vuole liberarsi del Voice Over incautamente attivato.

Secondo il nostro modesto parere Apple dovrebbe migliorare questo lato dell’interfaccia creando “scorciatoie di accesso” e attivando il voice over in funzione di eventi che hanno solo una comunicazione visiva: ad esempio quando arriva un messaggio di posta questo evento dovrebbe essere scandito dalla voce guida e cosi’ via…
In più sarebbe auspicabile una versione “leggera” del Voice Over in cui non venga richiesto il doppio tocco per effettuare una operazione ma si ottenga il feedback vocale per operare una sorta di processo di sbaglia, torna indietro e ripeti che sarebbe meno “invandente” per chi non ha problemi di vista o per chi dopo un buon periodo di rodaggio ha raggiunto una certa dimestichezza con l’interfaccia touch.

zoom

Zoom
L’opzione Zoom è dedicata a chi ha problemi di vista e necessita di andare oltre l’ingrandimento di pagine web disponibili su Safari e vuole sfruttare questa opzione anche nella lettura di note o l’utilizzazione di programmi di qualsiasi tipo.
Il funzionamento è simile a quello di Mac OS X e si possono ingrandire con il gesto della pinza parti qualsiasi dello schermo. Ovviamente il tipo di gesture cambia perche’ in questo caso è necessario non confondere l’interfaccia standard dell’iPhone e quindi nelle aree ingrandite si opera spostando lo schermo con tre dita.
L’attivazione e la disattivazione in questo caso sono operazioni semplicissime e alla portata di tutti e l’opzione potrebbe essere utilizzata anche da chi non ha problemi di vista magari per fare degli snapshot di una parte dello schermo, ingrandire oltre i limiti dello zoom alcune foto etc etc.

P.S. Nel menu Accessibilità  non ci sono solo Voice Over e Zoom ma anche la possibilità  di invertire i colori dello schermo, avere l’audio monofonico in uscita e quella di pronunciare le correzioni.

P.P.S. Le opzioni di Accessibilità  non sono disponibili con l’iPhone OS 3.0 ne’ su iPod touch 2G ne’ su iPhone 3G e sinceramente la scelta ci pare più una opzione di marketing per differenziare il nuovo telefono dagli altri modelli che una difficoltà  tecnica nell’implementare le funzioni che abbiamo descritto qui sopra su macchine con un processore più lento.

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