Verizon Wireless presto otterrà il pieno controllo delle quote azionarie della sua azienda: dopo lunghe discussioni la società USA ha deciso di ricomprare il 45% delle azioni oggi detenute da Vodafone, sciogliendo la joint venture venutasi a formare nel lontano 2000, per una cifra stimata di circa 130 miliardi di dollari, una delle più sostanziose transazioni sul mercato delle reti di telecomunicazione degli ultimi anni.
L’affare sarà supervisionato da tutte le più importanti banche di affari del globo, JPMorgan Chase & Co, Morgan Stanley, Barclays Plc e Bank of America Merrill Lynch, che forniranno i finanziamenti necessari e che hanno suggerito una complessa procedura transazionale che permetterà alla società Europea di pagare “solo” 5 miliardi di dollari in tasse.
L’aspetto forse più interessante per noi italiani è quello che Vodafone deciderà di fare con il ricavato dall’operazione: alcune voci riportate da Reuters, infatti, sostengono che l’azienda potrebbe decidere finalmente di acquistare Fastweb (nelle mire di Vodafone già da tempo) per espandere il suo mercato a banda larga, controllandone poi le infrastrutture e la tecnologia, così come avvenne per Tele2 qualche anno fa. Altri possibile investimenti puntano alla spagnola ONO oppure ad accordi su mercati chiave, forse sempre in USA con AT&T o in Giappone con Softbank (già coinvolta con Vodafone), per mantenere il focus su realtà importanti.
Non tutti gli investitori però sono dello stesso avviso: alcuni di essi infetti vorrebbero che il ricavato venga ridistribuito attraverso i dividendi e non utilizzato per ulteriori investimenti. La transazione con Verizon dovrebbe essere ufficialmente annunciata a breve e dal consiglio di amministrazione di Verizon che si riunirà per una definitiva approvazione.