Se preferite usare Gmail con l’opzione “visualizzazione HTML di base”, dovrete a breve imparare a rinunciare a questa funzionalità.
L’opzione in questione è utile in alcuni casi, soprattutto quando si usano browser non recenti, per aprire Gmail nella visualizzazione HTML di base.
Nella visualizzazione HTML di base non sono disponili alcune funzionalità di Gmail come: chat, controllo ortografico, scorciatoie da tastiera, aggiunta o importazione di contatti, indirizzi del mittente personalizzati e formattazioni speciali; per sfruttare queste funzionalità, in fase di accesso bisogna passare alla visualizzazione standard in un browser che funzioni con Gmail.
Il sito The Register ricorda che la visualizzazione HTML di base sarà disponibile fino a gennaio 2024; dopo questa data, Gmail attiverà automaticamente la visualizzazione standard.
La decisione di non supportare più la visualizzazione HTML, è criticata da Pratik Patel, “tecnologico” utente cieco” (così si definisce su Mastodon) affermando che la versione base senza fronzoli secondo lui è superiore per quanto concerne l’accessibilità: “Conosco molte persone non vedenti che usano la visualizzazione HTML di Gmail”, questi ultimi, secondo l’utente, “non solo saranno confusi ma saranno anche scontenti”. L’opzione che consente di attivare la visualizzazione HTML secondo Patel è da qualche tempo diventata più difficile da scovare, scelta che si spiega con la volontà di dire addio a questa funzionalità.
Google non è nuova all’eliminazione di funzioni e servizi che, per qualche motivo, non raggiunge o soddisfa l’obiettivo fissato. Si ricorda ad esempio la chiusura di Google Reader, per molti un punto di riferimento per informarsi, ma anche di Wave (strumenti di comunicazione e collaborazione), del progetto Google Code (piattaforma di hosting per i progetti software) e altro ancora.
Per quanto concerne l’accessibilità, di hardware e software, è fondamentale tenere conto di disabilità cognitive, della vista e dell’udito: ’OMS ha stimato che si tratti del 15% della popolazione globale – oltre 1 miliardo di persone – ed è quindi fondamentale progettare strumenti che siano il più possibile inclusivi e alla portata di tutti, con l’obiettivo di creare una società più equa. Gmail prevede funzioni specifiche per l’accessibilità come gli screen reader e TalkBack progettate per aiutare le persone cieche o ipovedenti.