Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Macity - Apple » Emulazioni, virtualizzazione, Mac e Windows » Virtualizzazione, Vmware attacca Microsoft

Virtualizzazione, Vmware attacca Microsoft

Pubblicità

Nel white paper pubblicato sul sito di VMware il gigante di Redmond viene accusato di sfruttare la propria posizione dominante nel settore dei sistemi operativi per limitare la scelta dei consumatori nel mercato della virtualizzazione, in definitiva per cercare di guadagnare posizioni in questo settore.

La società  specializzata in software di virtualizzazione detiene una percentuale consistente del mercato della virtualizzazione, una percentuale addirittura superiore all’80 per cento secondo dichiarazioni della stessa VMware. Nei white paper vengono presi in esame sette punti specifici delle politiche Microsoft e per ognuno di questi gli esperti di VMware indicano l’origine del problema e in definitiva evidenziando e criticando le poilitiche adottate da Redmond.

Tra i punti fondamentali ricordiamo il veto di utlizzare le API per l’imminente versione di Windows Server, denominata Longhorn, elementi fondamentali per realizzare strumenti di virtualizzazione. Microsoft non concede l’utilizzo in licenza di questa API né per progetti OpenSource né per VMware. Le API citate nel white paper di VMware gestiscono la comunicazione tra il sistema operativo e il componente Microsoft hypervisor, in pratica si tratta di software di virtualizzazione e l’utilizzo è stato concesso esclusivamente a Novell.

In un altro punto VMware sostiene che Microsoft richiede agli utenti VMware l’acquisto di un contratto di assistenza Premier nel caso in cui incorrano in problemi utilizzando Windows o altri prodotti Microsoft in ambienti virtuali.

La risposta di Microsoft non si è fatta attendere ed è arrivata tramite Mike Neil, direttore generale della strategia per il settore virtualizzazione: “Per incoraggiare l’interoperabilità , condividiamo apertamente la tecnoogia e abbiamo pubblicato un set di API per tutti i nostri prodotti disponibili in commercio, abbiamo fornito la documentazione relativa alle API dell’hypervisor che farà  parte della prossima versione di Windows Server, nome in codice Longhorn. Noi desideriamo il dialogo aperto tra i vendor dell’industria e discuteremo con qualsiasi società  che abbia desiderio di licenziare nuovi software.”

In definitiva Microsoft si è dichiarata disponibile a risolvere qualsiasi incomprensione o interpretazione errata delle proprie politiche riguardanti la virtualizzazione. Ma anche se il gigante del software stesse volutamente sfruttando la propria posizione dominante per guadagnare terreno in un altro settore, diversi esperti di diritto societario USA ritengono che sarebbe molto difficile dimostrarlo in una eventuale causa in tribunale. Diversi pareri infatti concordano nel ritenere quasi impossibile dimostrare la differenza tra comportamento e strategie aggressivi sul mercato, rispetto a un illecito dovuto alla posizione dominante.

Per quanto riguarda gli utenti Mac il primo pensiero corre ai software di virtualizzazione e in primo luogo a Parallels Desktop che permette di far girare Windows in ambiente virtuale sotto Mac OS X per lavorare con i numerosi applicativi disponibili per questo sistema. Al momento Microsoft non ha impedito o intralciato l’utilizzo di Windows sul Mac, inoltre alla comparsa di Apple Bootcamp, Redmond ha comunicato che il parco utenti Mac interessati a Windows rappresentano per Microsoft un potenziale nuovo mercato. Nel caso di Bootcamp però, non si tratta di ambienti virtuali bensì di trasformare il Mac in in PC-Intel in tutto e per tutto. Nel momento in cui scriviamo la diatriba VMware-Microsoft sembra tutta incentrata nel settore della virtualizzazione su server, un mercato ricco in cui su singole macchine (giganti e multiprocessore) vengono fatti funzionare decine di sistemi operativi diversi in contemporanea.

[A cura di L. M. Grandi]

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Offerte Speciali

Sconto pazzesco del 22% per iPhone 14 da 256 GB, solo 899€

iPhone 14 a solo 601€, minimo storico Amazon

Su Amazon torna in sconto e va al minimo di sempre l'iPhone 14 nel taglio da 128 GB. Lo pagate 601 € invece che 759 €
Pubblicità

Ultimi articoli

Pubblicità