La disputa tra il patent troll VirnetX e Apple non è ancora finita. Dopo aver ottenuto il pagamento di 368.2 milioni dollari per violazioni di brevetti relative a tecnologie sfruttate in FaceTime e nella gestione VPN di iOS, VirnetX stava cercando di ottenere lo 0.98% su ogni iPhone e iPad venduto negli Stati Uniti. La sentenza di novembre 2012 è stata ribaltata in appello e la corte d’appello federale di Washington ha stabilito che il verdetto originale è stata “viziato” da erronee indicazioni fornite alla giuria. La Corte evidenzia che oltre le testimonianze di esperti di VirnetX dovevano essere escluse dal caso. Un nuovo procedimento dovrà essere aperto, spostando ulteriormente la conclusione di una causa iniziata nel 2010.
VirnetX in passata ha vinto una causa simile contro Microsoft nel 2010, intascando una somma di circa 100 milioni di dollari. All’epoca del verdetto la multinazionale di Redmond sollevò dubbi sui brevetti registrati da VirnetX dichiarando inoltre che questa non era altro che un patent troll, in sostanza una società creata con il solo scopo di registrare brevetti per tecnologie diffuse, per intentare cause e richiedere risarcimenti milionari ai colossi del settore. Sembra che alcuni dei brevetti contestati ad Apple siano stati registrato da VirnetX solamente pochi giorni prima dell’apertura della causa contro Cupertino.