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Vintage Computer Festival Italia 2018, a Roma l’evento per appassionati e curiosi

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Quanti di noi sanno quando e come è nato il personal computer? Alcuni conoscono solo una parte della sua storia, quella legata a un prodotto, a un’azienda o alle grandi personalità dell’informatica, ma c’è poca chiarezza sulle dinamiche che lo hanno portato a essere uno degli oggetti che più ha cambiato le nostre abitudini quotidiane, sia sul lavoro sia nella vita privata.

Promuovere e divulgare la storia dell’informatica personale è l’obiettivo del Vintage Computer Festival Italia 2018 che si terrà a Roma il 28 e 29 aprile presso il Complesso Ex Cartiera Latina (via Appia Antica 42): un evento a ingresso gratuito che, oltre a presentare una grande esposizione di computer storici dalle origini agli anni ’90, offre importanti momenti di divulgazione, ospiti internazionali, grandi personaggi della storia del computer ed eventi speciali da non perdere.

Organizzato dall’Associazione Culturale Vintage Computer Club Italia con la partecipazione di Magnetic Media Network Spa (che festeggia in questi giorni il primo anniversario del suo M’seum e Unidata Spa, questo festival è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano il computer e le sue evoluzioni, dagli anni ’60 ad oggi: professionisti, studenti, appassionati, famiglie, collezionisti, giornalisti, curiosi e nativi digitali potranno vedere e toccare con mano i pezzi più importanti della storia del personal computer, per la maggior parte ancora funzionanti, e potranno rivivere quegli anni fantastici di scommesse e pionierismo.

Da sinistra - TRS 80, Commodore PET 2001, Apple II
Da sinistra – TRS 80, Commodore PET 2001, Apple II

“Siamo convinti che sia importante conoscere la storia del personal computer”, afferma Paolo Cognetti, presidente dell’Associazione Vintage Computer Club Italia. “E’ un oggetto che ha cambiato le nostre vite, è entrato nella quotidianità di ognuno di noi e la sua storia dovrebbe essere conosciuta come quella di tanti oggetti e strumenti che sono diventati pietre miliari della nostra civiltà.”

L’Associazione culturale “Vintage Computer Club Italia” nasce nel novembre 2016 con lo scopo promuovere, preservare e divulgare tutto ciò che è inerente alla storia dell’informatica, nonché proporre una “casa comune” per tutte le associazioni che hanno lo stesso obiettivo.

Tramite l’ampio gruppo di appassionati che segue le sue attività attraverso l’omonimo gruppo Facebook, l’associazione si è posta l’obiettivo di coinvolgere enti e associazioni legalmente riconosciute per aprire una collaborazione e, attraverso iniziative, eventi, campagne di sensibilizzazione e promozione comune, creare un unico “Museo Italiano dell’Informatica e del Calcolo”, distribuito sul territorio nazionale.

L’associazione fa parte della Vintage Computer Federation, l’organizzazione non-profit nata negli Stati Uniti organizzatrice dei Vintage Computer Festival (VCF), gli eventi internazionali che, soprattutto negli USA, celebrano e tengono viva la storia del computer.

Programma 2018: ospiti e appuntamenti da non perdere
La sala conferenze, che conta 150 posti a sedere, ospiterà un ricco programma di interventi, testimonianze e momenti di discussione aperti a tutti. Il programma completo è disponibile qui.

Si parlerà di Olivetti con il celebre progettista italiano Gastone Garziera che interverrà raccontando la nascita dell’Olivetti Programma 101, considerato il primo computer personale della storia. E ancora, Sandro Graciotti, importante tecnico dell’azienda italiana, che racconterà la nascita dell’M24 e storie dell’informatica negli anni ’80.

Ai lavori parteciperanno anche ospiti internazionali, come Lee Felsenstein: padre del Sol 20, il primo home computer della storia venduto pre-assemblato nel 1976, e progettista dell’Osborne One, il primo computer portatile della storia, nonché primo moderatore dell’Homebrew Computer Club, la fucina di geni frequentata dal 1975 anche da personaggi come Steve Jobs e Bill Gates.

Sabato 28 ci saranno due momenti di dialogo sul mondo digitale: in mattinata è prevista una tavola rotonda dedicata ai ragazzi della Generazione Z animata da Marco Marinacci, ex direttore di MCmicrocomputer, e Stefano del Furia, docente, speaker ed autore di libri di informatica.

Nel pomeriggio, invece, Rai Scuola ha invitato quattro protagonisti italiani della storia del personal computer: Gino Roncaglia, filosofo e storico autore del programma Rai Mediamente, Corrado Giustozzi, indimenticabile firma della rivista di riferimento MCmicrocomputer e ex direttore di Byte Italia, Doriano Guerrieri, sales e marketing manager di Apple Italia nei primi anni ’80, e Stefano Ferilli, responsabile della raccolta museale del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari.

Alle 14 di domenica 29 verrà proiettato “The Commodore Wars”, il film documentario che racconta l’avvincente nascita del personal computer, strumento che ha cambiato per sempre le nostre vite.

L’area espositiva
L’area espositiva di 400 mq conta la presenza di diverse associazioni italiane che si occupano di recuperare, preservare e promuovere conoscenze e materiale informatico. I visitatori potranno vedere tutti i pezzi più importanti che hanno fatto la storia dell’informatica dal 1965 agli inizi del 1990, il 90% dei quali funzionante. Si parte dalla stessa Olivetti P101 del 1965, per arrivare all’Altair 8800 che diede inizio alla rivoluzione nel 1975 e all’IMSAI 8080 il famoso computer di War Games.

Ci saranno inoltre le pietre miliari Apple-1 e Sol-20 per poi iniziare il percorso del Personal Computer con la “Trinity” del 1976 (Apple II, TRS 80 e Commodore PET 2001) che aprì il “mercato di massa”, per arrivare a computer storici come Osborne 1, IBM PC, Apple Lisa e Macintosh, Commodore Vic20 e 64, Sinclair Spectrum, Sinclair QL, Atari, Amstrad, i dimenticati MSX e tanti altri sconosciuti alla massa.

Area Sinclair
Area Sinclair

Tra gli espositori sarà presente BasicNet spa con con la collezione dell’imprenditore torinese Marco Boglione che ha acquistato nel 2010 ad un’asta da Christie’s uno dei rarissimi Apple-1 costruiti da Jobs e Wozniak nel 1976 con la sua scatola originale la cassetta del Basic e altri preziosi documenti firmati Steve Jobs.

Con il progetto Temporary Museum, BasicNet ha curato l’esposizione “Omaggio alla Rivoluzione informatica” che racconta la storia della rivoluzione informatica avvenuta negli anni settanta e ottanta e delle 10 macchine che hanno per sempre cambiato il nostro modo di ragionare comunicare e vivere.

All’apertura dell’evento, il team di Basic composto da Cecilia Botta, Claudio Parmigiani e Gabriele Seleri, presenterà: “Back to Basic – APPLE-1 annual Power-up – by basic.net”, l’accensione e test annuale di uno dei rari Apple-1 ancora in circolazione, che fa parte della collezione stessa.

Area espositiva
Area espositiva

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