Hanno ancora il loro fascino e non hanno ceduto il passo alla modernità, ma qualcosa dovrà cambiare nel processo di produzione per rimanere in vita. Stiamo parlando del disco vinile, che si fabbrica ancora secondo processi vecchi di decenni. Come riferisce anche la redazione di engadget, c’è bisogno di ottimizzazione.
E’ questo il motivo per cui, a volte si devono attendere diversi mesi prima di poter ascoltare sul vinile canzoni già disponibili da tempo in molti altri formati. Viryl Technologies, però, è pronta a portare i vecchi dischi nell’era moderna, grazie ad un nuovo macchinario, che promette di facilitarne la produzione. La nuova pressa WarmTone, il cui lavoro è apprezzabile nel video che segue, risulta più affidabile quando si producono i “dischi in gomma” da incidere, facilitando la produzione su larga scala. Inoltre, presenta una serie di sensori, tutti controllati dalla macchina stessa, che immediatamente diranno se qualcosa è andato storto durante lo stesso processo di produzione.
Ovviamente, tecnologie come il touchscreen aiuteranno nella gestione della macchina, grazie a nuove interfacce progettate per lo scopo, così che le fabbriche potranno controllare lo stato della macchina dal proprio computer o addirittura dal telefono. Attualmente, solo una WarmTone risulta in funzione, a Dallas, mentre in questi giorni se ne metterà in moto un’altra, a Toronto.
A breve, Microforum spera di poter contare sull’ausilio di sei Warmtone, così da poter sfornare circa 24.000 dischi in vinile al giorno. Si tratterebbe di una vera rivoluzione, in grado di rilanciare il vinile, non fosse altro per la rinnovata velocità di produzione. Ovviamente, anche con il nuovo macchinario in funzione, è difficile dire se il vinile potrà mai competere con la popolarità della musica digitale. Se per i nativi digitali scaricare musica dagli store online, o ascoltarla in streaming è diventato la normalità, la vecchia scuola preferirà sempre l’ascolto su un supporto vinile, che fa ancora oggi del fascino la sua arma vincente.