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Proseguono le pulizie di primavera di Apple su App Store: se con iOS 10.3 la società ha infatti già messo al bando le applicazioni a 32 bit in quanto rallentano iPhone e iPad – tagliando definitivamente la testa ad oltre 187.000 applicazioni probabilmente già entro autunno – ancor più di recente ha cominciato a rifiutare anche aggiornamenti e nuove applicazioni che includono informazioni relative al prezzo nel titolo.
In realtà già da tempo Apple chiede agli sviluppatori di evitare etichette come “Gratis” o “Sconto” nel nome delle applicazioni in approvazione, tuttavia fino ad oggi chi ignorava questa regola vedeva comunque pubblicare il proprio software. Secondo quanto riportato da VentureBeat, la multinazionale di Cupertino ha da poco cominciato a far rispettare la regola con la forza annullando l’approvazione delle app ed accompagnando una email a tale rifiuto nella quale si ricorda di non includere riferimenti al tariffario in nome, icone, schermate e titolo delle app in quanto «Ciò non deve essere considerato parte dei metadati». Piuttosto – prosegue – sarebbe più opportuno allegare tali informazioni nella descrizione dell’applicazione.
Si tratta probabilmente di una scelta dettata semplicemente da un fattore estetico in quanto, specialmente negli ultimi anni, su App Store predominano le applicazioni gratuite. Apple stessa ha spinto verso l’adozione del sistema freemium che, per l’appunto, prevede la pubblicazione di un’app gratuita con, eventualmente, contenuti aggiuntivi acquistabili separatamente tramite pacchetti in-app. In questo modo si evita la pubblicazione delle applicazioni in due versioni, completa e dimostrativa, facendo pulizia e maggiore chiarezza all’interno del negozio virtuale.