Riaprirà a breve quello che è forse il negozio della Mela più noto tra gli Store in tutto il mondo, l’Apple Store sulla 5th Avenue a New York. Il cubo trasparente di Apple presente nel centro del borough di Manhattan, di cui Macitynet scrisse 12 anni fa al momento della inaugurazione pubblicando anche una galleria fotografica, è un’opera d’architettura curatissima nei particolari e da sempre indicativa dei rigidi canoni seguiti dalla casa di Cupertino nel campo del design.
L’iconico, tanto iconico da essere stato brevettato, cubo trasparente è stato ricoperto da pellicole colorate iridescenti che producono riflessi colorati e che sembrano riprodurre i colori che si vedono nelle bolle di sapone. Un messaggio vicino all’ingresso principale suggerisce che la riapertura non verrà ritardata. Apple ha rivisto da zero il layout del seminterrato del negozio che, da quando è in funzione, non era stato mai chiuso. Anche la piazza attorno al cubo sarà rivista, con grandi punti luminosi sul pavimento che dovrebbero renderla più “allegra”.
Come accennato, le motivazioni dietro la chiusura avvenuta nel 2017 sono dovute a una completa ristrutturazione, che porterà lo store a raddoppiare le proprie dimensioni, almeno per ciò che riguarda lo spazio riservato alle vendite.
Voci circolate nel 2017, rivelavano l’intenzione di integrare nel negozio anche uno studio per le trasmissioni in diretta, una zona dedicata al broadcasting di Beats 1, la stazione radio live della Mela.
Il fabbricato è costruito con una particolare pietra di provenienza italiana, acciaio, vetro e i migliori materiali provenienti da varie parti del mondo.
Le lastre di pietra provengono dalla provincia fiorentina e il committente richiede che tutte le piastrelle siano dello stesso colore e senza variazioni cromatiche, caratteristiche non facilmente ottenibili da materiali disponibili in natura.
L’acciaio proviene dal Giappone ed è sottoposto ad un trattamento speciale che lo rende riflettente come uno specchio. La polvere usata per cambiare la rifrazione dell’acciaio è fine come la farina da cucina.
Le squadre d’operai che lavorano alla costruzione del cubo sono attente ad ogni particolare, avendo cura anche per i piccoli dettagli e attenzione nell’ottenere i migliori risultati. Tanta ricercatezza è apprezzata da newyorkesi e dai turisti, tanto da farne uno degli oggetti (qualcuno azzarda “un monumento”) tra i più fotografati della città.
A questo indirizzo trovate un nostro articolo con la storia di come nacque l’idea del cubo trasparente sulla Fifth Avenue, un’opera d’architettura curatissima per la quale l’ideatore dovette usare un curioso stratagemma per convincere l’allora riluttante Steve Jobs.