Da anni il marchio Vertu è associato a smartphone di lusso dal prezzo proibitivo, il modello più economico ora a listino costa circa 7.000 euro. Ogni smartphone Vertu è costruito a mano in Regno Unito da un artigiano, impiegando oro, pelle, platino e pietre preziose. Fondata nel 1998 da Nokia e poi venduta nel 2012 a un fondo di investimenti svedese, ora Vertu è stata acquistata da Godin Holdings, fondo cinese con sede in Hong Kong.
Le future sorti di Vertu per il momento risultano piuttosto misteriose, così come i brandelli di informazioni che trapelano dall’oriente. Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di Vertu ha abbandonato la società, come riportato dal Financial Times, per lasciare completa libertà di manovra alla nuova gestione. Mentre nei primi anni di esistenza, nell’epoca dei telefonini in plastica, Vertu ha rappresentato l’eccellenza del lusso e della qualità costruttiva, fama e nomea sono andati calando recentemente grazie al successo di iPhone e Android, anche se Vertu ha sempre cercato di distinguersi non solo con materiali pregiati e costruzione artigianale ma proponendo anche un esclusivo servizio di Concierge attivo 24 ore su 24: i proprietari di uno smartphone Vertu possono ottenere assistenza, prenotazioni, acquisti e consigli su moda, viaggi, lifestyle e molto altro ancora semplicemente premendo un pulsante sul terminale.
L’acquisto di Vertu da parte di un fondo cinese di investimenti non sorprende analisti e osservatori che da tempo indicano la domanda in crescita per beni di lusso nel più grande mercato nazionale al mondo. Secondo le ricerche di Engadget il gruppo Godin Holdings ha già sviluppato una versione super sicura di Android così si ipotizza che verrà impiegato per realizzare un Vertu blindato per ricchissimi. Secondo altri invece il marchio verrà rivitalizzato sfruttando la moda e il mercato nascente dei dispositivi smart indossabili, anche qui con prodotti costosi riservati a una clientela d’elite.