I PC non si vendono e restano sugli scaffali dei negozi. IDC ha presentato nuovi dati e il quadro complessivo è addirittura peggiore di quello esibito qualche giorno addietro da Gartner. Secondo i dati di IDC nell’area designata come EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) nel secondo trimestre del 2013 le vendite sono complessivamente diminuite del 22.25 rispetto allo stesso periodo del 2012.
Nel secondo trimestre dell’anno le vendite PC in Europa hanno complessivamente riguardato 19.6 milioni di unità, corrispondenti a 12.4 milioni di portatili (calo del 26%) e 7.2 milioni per i desktop (calo del 14.6%).
La situazione sembra particolarmente grave in Spagna, dove le vendite sono diminuite di ben il 43.7%. In Inghilterra la diminuzione è pari al 14%, Germania e Francia sono le due nazioni che sembrano aver sofferto di meno in Europa, nonostante generosi cali rispettivamente del 18.7% e del 20.9%.
L’arrivo di Windows 8.1, come abbiamo già scritto altre volte, non sembra destinato a diventare il volano da molti atteso per la ripresa. Per IDC un possibile rimbalzo, se si vedrà, sarà possibile solo per la stagione natalizia.
Per quanto riguarda i vendor, HP domina il mercato con il 19.2% (ma un calo del 23.2% rispetto allo stesso periodo analizzato lo scorso anno), seguita da Acer con il 15.5% (calo del -42.2%) e Asus con il 10.9% (calo del -38.5%). Apple s’inserisce all’interno della non meglio chiarita posizione in cui sono classificati gli “altri” con il 36.4% di market share (e calo del -21.4%).
Dati simili sulle vendite Pc in Europa, sono stati pubblicati da IDC anche riguardo al mercato Asiatico (Giappone escluso): la crescita rispetto allo scorso anno è in calo del -12%. Tutti i produttori hanno in quest’area registrato un crollo delle vendite, ad eccezione di HP con un +22%. Le prospettive di IDC per il 2014 restano ancora pessimiste per l’area in questione.