Anche gli analisti possono cambiare idea, incluso Ming Chi Kuo che dopo mesi di indicazioni di segno completamente opposto, ora si ricrede e rilascia previsioni di iPhone XR in calo già a partire dal trimestre in corso: secondo l’analista iPhone XR arranca e continuerà a farlo per il resto della vita utile, quindi fino a settembre 2019.
Se fino a pochi giorni fa Kuo indicava un totale di 100 milioni di unità spedite entro settembre 2019, ora il totale è ridotto a 70 milioni di pezzi. Il taglio delle previsioni di iPhone XR è già atteso dal trimestre in corso per una percentuale del 35% e poi ancora del 30% sia per il primo che per il secondo trimestre 2019.
Kuo indica anche perché iPhone XR arranca, tre le ragioni indicate nel suo report: il calo della fiducia dei consumatori soprattutto in considerazione della guerra commerciale e dei dazi tra USA e Cina, l’attesa degli utenti per caratteristiche e funzioni superiori nella stessa classe di prezzo di iPhone XR o l’attesa di una seconda generazione il prossimo anno con bordi più sottili o doppia fotocamera, come riporta AppleInsider. La terza motivazione, indicata solo di passaggio da Kuo, potrebbe essere la maggiore concorrenza di Android, in cui viene citato Huawei Mate 20.
Vale la pena rilevare che le previsioni di iPhone XR in calo non incidono sul totale delle spedizioni attese per il trimestre in corso, questo perché secondo Kuo il minor numero di XR venduti sarà bilanciato in tutto o in parte da vendite superiori di iPhone XS Max e XS ma anche dai modelli precedenti proposti a prezzi inferiori, come per esempio iPhone 8 e iPhone 7.
Invece le previsioni di iPhone XR al ribasso si faranno sentire nel primo trimestre 2019: qui secondo Kuo Apple venderà 47-52 milioni di terminali, contro i 52 milioni venduti nei primi tre mesi di quest’anno. Non si tratta della prima previsione pessimistica: anche il Nikkei ha rilasciato indicazioni simili già negli scorsi giorni.
Ricordiamo che proprio a partire dall’ultima presentazione dei risultati finanziari Cupertino ha annunciato che non comunicherà più il totale degli iPhone venduti. Così non si potrà avere più la certezza matematica della corrispondenza tra stime e calcoli degli analisti e le unità effettivamente vendute da Apple, anche se l’esame dl prezzo medio di vendita può sempre offrire indicazioni importanti dei modelli più venduti.