Apple vuole la botte piena e la moglie ubriaca. Il proverbio si addice a pennello alla situazione descritta dal non troppo affidabile, in realtà, DigiTimes secondo il quale la società avrebbe chiesto ai propri fornitori di ridurre il prezzo dei componenti.
A monte di questa richiesta ci sarebbe il calo delle vendite di iPhone e la conseguente intenzione di Apple di non voler rinunciare ai suoi margini di profitto. Così Largan Precision si trova ad affrontare una forte concorrenza con una società di Karatsu, Giappone, che parrebbe fornire ad Apple i moduli per la fotocamera del prossimo iPhone ad un prezzo migliore, mentre dall’altra parte Foxconn e Pegatron dovranno dividersi la produzione di altri componenti con Wistron, un nuovo ODM che la società di Cupertino avrebbe scelto proprio per via del vantaggioso listino prezzi dei componenti.
Molti fornitori si sono quindi trovati costretti a tagliare i prezzi per poter mantenere inalterati gli ordini da parte di Apple: allo stesso tempo stanno anche cercando di perfezionare le tecniche di produzione, offrendo così una migliore qualità del prodotto finale e distinguersi dai concorrenti. A pagare maggiormente questo cambio di strategia sono i fornitori giapponesi, i cui prezzi sono generalmente più alti rispetto a quelli dei concorrenti cinesi.