Quel che si temeva, potrebbe essere diventato realtà: iPhone 15 vende meno di iPhone 14. La brutta notizia per Apple (in controtendenza con un ottimistico sguardo iniziale) riguarda per ora il mercato cinese ed è stata diffusa nel corso della giornata di ieri da Bloomberg che cita un paio di analisi del mercato asiatico convergenti su uno scenario negativo.
Counterpoint Research, ad esempio, ritiene che nei primi 17 giorni dal lancio il nuovo iPhone 15 abbia venduto il 4,5% in meno rispetto al suo predecessore. Edison Lee, un analista di Jeffries pensa che le cose stiano andando anche peggio e stima il ribasso oltre il 10%.
Se questi dati fossero corretti, Apple avrebbe avuto il peggior debutto in Cina di un nuovo modello dal 2018 in avanti. In quel momento hanno iniziato ad avere grande presa sul mercato del grande paese asiatico marchi come Oppo e Vivo.
Le vendite di iPhonne 15 e lo zampino di Huawei
Anche nella debolezza delle vendite, sempre secondo gli analisti, ci sarebbe lo zampino di un concorrente: poco tempo prima del lancio di iPhone 15 è stato lanciato Huawei Mate 60 Pro che starebbe vendendo molto bene, togliendo, dice Jeffries visibilità e mercato ad Apple.
Secondo Jeff Fieldhack di Counterpoint, giocherebbe un ruolo anche la lenta ripresa del mercato cinese dalla crisi del Covid che continua a influenzare le vendite nel campo dell’elettronica.
Anche se la stessa Counterpoint ritiene che il calo delle vendite di iPhone possa essere mitigato dalla crescita delle vendite negli USA (nei primi week end iPhone 15 avrebbe battuto le vendite di iPhone 14 su quel mercato) quel che accade in Cina resta poco tranquillizzante in prosepettiva per Apple.
Nazionalismo e ruolo del governo
Oltre a questi due aspetti ci potrebbero essere infatti, pur non citati dagli analisti, anche altri fattori. Ricordiamo che in Cina è in atto un’ondata di nazionalismo assecondata se non provocata, come molte altre cose che accadono in quella società, dal governo che tenderebbe in questo modo a favorire i prodotti cinesi.
Si inserisce in questo filone la presa di posizione del governo sulla sicurezza, giudicata scarsa, degli iPhone sconsigliandoli per questo ai dipendenti dello stato e ai grandi gruppi controllati da esso. Un suggerimento che se applicato o anche solo incentivato, potrebbe rivelarsi catastrofico per Apple. Si parla infatti di milioni di dispositivi in gioco e di un trend che potrebbe non essere limitato a iPhone ma anche ad altri prodotti.
Perdere la fiducia del mercato cinese, in ossequio del quale Apple ha già fatto diverse concessioni (come l’eliminazione dall’App Store di app non gradite al Dragone, e la creazione di server in loco per iCloud) sarebbe un brutto colpo in chiave globale.
Impatto globale
Restando al confronto con Huawei, la stima degli analisti è che la società cinese possa vendere tra 5 e 6 milioni di Mate 60 Pro e nel 2024 potrebbe superare i 10 milioni. Questo potrebbe incidere, non solo in Cina, che rappresenta come noto un’ampia fetta di mercato mondiale, ma su tutto il segmento di fascia alta dove Apple domina fino ad oggi quasi incontrastata.
Nonostante iPhone 15 «Apple sarà superata da Huawei in Cina nel 2024 – dice Lee di Jeffries – ma crediamo che la domanda debole in Cina potrebbe portare a vendite globalmente più basse di iPhone».
Macitynet ha pubblicato la recensione di iPhone 15 e iPhone 15 Plus. Se volete saperne di più di iPhone 15 Pro e Max potete leggere la nostra prova. Le notizie su iPhone 15 sono qui.