Arrivano nuovi analisi a confermare la recessione del mercato PC. Stando a quanto riporta uno studio della società iSuppli, gli ordini di produzione di aziende come HP e Apple sono ai minimi storici degli ultimi tre anni anche per quanto riguarda le vendite dei notebook.
La situazione è preoccupante: nel primo trimestre dell’anno le vendite dei portatili sono complessivamente (33.2 milioni di unità) del 17% inferiori rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno e anche se è anche vero che nell’ultimo periodo dell’anno si registrano normalmente maggiori vendite rispetto all’inizio, mai finora la differenza era stata così evidente. Il problema riguarda ovviamente anche altri marchi e non solo HP e Apple: Dell, Samsung, Lenovo, Acer, Asus e Toshiba, per citare alcuni dei tanti brand colpiti dalla contrazione.
Un problema che finora ha rallentato le vendite, crisi economica globale a parte, è anche la mancata corrispondenza delle tabelle di marcia di Microsoft e Intel. All’introduzione di Windows 8 non ha corrisposto il lancio dei nuovi processori Intel, un meccanismo che secondo alcuni osservatori avrebbe forse permesso un maggior stimolo all’acquisto.
Un altro fattore che incide in maniera determinante, è la concorrenza dei tablet. Molti utenti preferiscono oggi acquistare un dispositivo touch al posto di un laptop invecchiato. Infine non va dimenticata la crisi economica che affligge l’Europa e che ha fatto precipitare i consumi in numerosi paesi, Italia inclusa, che un tempo erano mercati fondamentali per la nicchia dei laptop.
Le speranze sono ora riposte nei sei mesi che vanno da oggi alla fine del 2013: l’arrivo di portatili con i nuovi processori di Intel e l’abbassamento del costo delle licenze di Windows 8, potrebbero essere due incentivi che spingeranno il mercato.