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Cina sempre più amara per Apple

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La Cina accelera, Apple frena. E questa la notizia di oggi per quel che riguarda l’andamento degli smartphone nel grande paese asiatico, principale mercato della Mela dopo gli Stati Uniti dal quale continuano ad arrivare cattive notizie per l’azienda americana.

Apple con il suo telefono, ancora oggi la vera cassaforte del bilancio, è scivolata per la prima volta da quattro anni a questa parte fuori dalla classifica dei primi cinque. Si tratta, dice IDC in un sua ricerca, dell’effetto combinato di due fattori: l”aumento delle vendite dei produttori locali che hanno portato ad una crescita complessiva del comparto ad un +11% e del preoccupante calo dell’interesse dei consumatori cinesi per iPhone che ha perso il 3,1%.

Se i dati di IDC riferiti da Bloomberg, sono corretti sembra essersi esaurita la spinta alle vendite determinata dal ribasso di prezzi che Apple, proprio per stimolare il mercato, aveva applicato durante la primavera. Secondo quanto riferito in quel momento l’inusuale taglio al listino, frutto di una scelta specifica della casa madre e non di promozioni applicate dai rivenditori, aveva fatto crescere il mercato della Mela fino al 50% anno su anno.

Ma oggi sembra che la buona notizia per alcuni aspetti doveva essere valutata in maniera più cauta (la percentuale era riferita al numero dei telefoni registrati in ingresso sul mercato prima della loro reale spedizione ai rivenditori) per altri doveva essere considerata su un periodo più lungo.

Come spiega IDC infatti da maggio in avanti ci sarebbe stato un nuovo rallentamento dell’interesse per iPhone dopo che si è esaurita la spinta degli sconti per l’aggressività di protagonisti del mercato locale, Huawei, Xiaomi e Vivo, che suscitano entusiasmo anche per un rinnovato impeto nazionalista dei consumatori.

Volendo guardare il bicchiere come mezzo pieno, Apple nonostante il calo è in una posizione migliore di quella che aveva nel 2020 (13,6% contro 8,3%) quando si trovava appunto al sesto posto nelle vendite, come oggi. Parallelamente non è detto che queste previsioni negative si rispecchino in un calo che andrà a rispecchiarsi nel bilancio.

Già ad inizio anno Apple era data come in affanno in Cina, ma poi Tim Cook aveva sorpreso tutti presentando numero decisamente positivi quando ha presentato i numeri dei primi tre mesi dell’anno.

Al momento della verità non manca molto. Il primo agosto verranno svelati i numeri del secondo trimestre dell’anno solare, ovvero dei mesi che vanno da aprile a giugno, proprio il periodo su cui IDC si è dimostrata pessimista.

In ogni caso la vera sfida per Apple sia avrà però nei prossimi mesi. Il lancio di iPhone 16 non sembra avrà elementi capaci di scuotere il mercato, specialmente in Cina dove arriverà (come in Europa) senza le funzioni di intelligenza artificiale, questo mentre i produttori locali invece stanno massicciamente puntando su questo aspetto e il governo pare avere perso feeling con l’azienda americana.

 

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