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Apple ridurrà la velocità della ricarica wireless di iPhone 8?

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Apple limiterà la velocità della ricarica wireless di iPhone 8. Lo sostiene Macotakara, sito giapponese che in passato ha avuto qualche successo nel prevedere il futuro della Mela.

Secondo Macotakara, Apple avrebbe sì deciso di adottare un sistema standard per il ripristino “senza fili” dell’energia di iPhone, e si starebbe anche rivolta per il suo modulo al più evoluto degli standard di WPC (Wireless Power Consortium), ovvero QI 1.2, ma nonostante questa tecnologia permetta di trasmettere fino a 15W con un pad compatibile, nel caso dell’iPhone 8, la ricarica avverrebbe a 7,5W.

Che cosa questo significa è facile da dedurre usando come termine di paragone gli attuali sistemi di ricarica a cavo. Un caricabatterie “veloce” da 10W oggi è in grado di ricaricare, mandando 5V al dispositivo, un iPhone 7 Plus a 2Ah caricandolo in poco meno di due ore, il massimo possibile “per design” dei telefoni attuali. Un dispositivo da 7,5W, potrebbe essere in grado di mandare all’iPhone 8 1,5Ah il che, dando per scontato che la batteria potrebbe essere più o meno quella dell’iPhone 7 Plus, si traduce in una ricarica che durerà circa due ore e 15 o forse due ore e trenta.

Questo non sarebbe un gran problema, non fosse che, almeno stando ad alcune voci, la velocità della ricarica wireless di iPhone 8 potrebbe essere molto più elevata anche di quella a filo degli attuali modelli. Infatti a quanto pare Apple, pur mantenendo un connettore Lightining, utilizzerà un chip di ricarica ad alte prestazioni, compatibile con Type-C, per carica rapida via cavo. Un pad QI 2.1 da 15W potrebbe quindi essere in grado di ricaricare un iPhone a 3 Ah, e portare una batteria da 3000 mAh al 75% in meno di un’ora e al pieno in un’ora e mezza, al massimo.

velocità della ricarica wireless di iPhone 8

Sul perché Apple abbia fatto questa scelta, ammesso che Macotakara ha ragione, si possono solo fare supposizioni. Forse siamo di fronte ad una problematica dettata dai materiali, forse a questioni di sicurezza o forse semplicemente ad una scelta imposta da prudenza che deriva al fatto che Apple è al debutto nel settore della ricarica wireless nei telefoni. Potrebbero anche esserci ragioni tecniche, ad esempio il fatto che come per Apple Watch, la ricarica, nonostante lo standard aperto adottato, verrebbe gestita usando un chip proprietario.

Questo oltre al resto relegherebbe in secondo piano la questione della velocità della ricarica wireless di iPhone 8, spostando l’attenzione al fatto che almeno inizialmente nessuno potrà mettere sul mercato piani di ricarica compatibili con il nuovo telefono, dando ad Apple il monopolio in questo ambito e la possibilità di spuntare importanti profitti.

Ricordiamo che secondo alcune voci, nonostante i mille dollari di costo del telefono ipotizzati da fonti autorevoli, Apple sarebbe intenzionata a non mettere nella confezione dell’iPhone 8 (e anche degli iPhone 7s che dovrebbero essere pure compatibili con la tecnologia QI, consorzio di cui Apple è membro), una piattaforma di ricarica offrendola a parte come accessorio a pagamento. In futuro, come successo per Apple Watch, potrebbero apparire accessori di terze parti che acquisiranno il diritto alla costruzione mediante il programma Mfi, ma per questo ci vorranno mesi. Nel frattempo chi desidera un sistema di ricarica wireless, dovrà comprare quello Apple al prezzo, presumibilmente non economico, che chiederà Apple.

Questa ipotesi in realtà appare indebolita dal fatto che RAVPower, ha pochi giorni fa annunciato un pad QI, presentandolo come compatibile con il futuro iPhone. Visto che l’azienda cinese è un importante protagonista del mercato delle batterie e degli alimentatori e ha quindi solidi agganci nelle fabbriche che lavorano anche per Apple, è possibile che abbia avuto indiscrezioni che l’hanno convinta a sbilanciarsi e quindi si può ancora sperare in una ricarica wireless di iPhone 8 realmente “open” per la quale fin da subito sarà possibile usare dispositivi già in commercio.

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